Si scrive Vanja Milinkovic-Savic si legge saracinesca: è lui il vero leader del Torino. Lo dicono i numeri e l’apporto che il portiere serbo sta dando alla causa granata. In una stagione di alti e bassi, di contestazione ed infortuni, il fratello minore dell’ex Lazio Sergei è la vera colonna portate. Una certezza per i compagni, ma soprattutto per Vanoli. E la conferma è arrivata dalla corsa sfrenata del tecnico granata dopo il successo contro il Milan. Un paio di schiaffati amichevoli sulla testa, un lungo abbraccio liberatorio, poi la festa con il gruppo per un successo che proietta il Toro in testa alla parte destra della classifica.
Milinkovic-Savic, quattro rigori parati: record assoluto vicino
Ma non solo, perché il rigore parato a Christian Pulisic (che in carriera non aveva mai sbagliato dagli undici metri) proietta Vanja Milinkovic-Savic nell’olimpo dei portieri della Serie A. I numeri: quarto rigore parato in una singola stagione e record di Gianluigi Donnarumma (nel 2019-20) eguagliato. Il sogno resta quello del record assoluto di rigori parati in una singola stagione: ovvero sei in una singola stagione detenuto da Samir Handanovic (2010-11).
Vanja Milinkovic-Savic (Lapresse)
Se Milinkovic-Savic riuscirà a raggiungere (o addirittura superare) il record dell’ex Inter lo dirà solo il campo. Lo stesso che da due stagioni testimonia la crescita del serbo. Un climax ascendente che parla di un +6,90 gol evitati rispetto ai gol attesi del 2024-25. Numeri decisamente superiori in confronto al 2022-23 (dove i gol sventati furono -5,21 rispetto ai gol attesi) e alla scorsa stagione, chiusa con un +2,8 alla voce “gol evitati”. Ma non solo, sempre secondo i dati formulati dalla piattaforma Ai Soccerment, Milinkovic-Savic è primo in Serie A per percentuale di parate su tiri in area (71%), quinto per percentuale di uesicte efficaci (92%) e terzo per percentuale di parate nelle big chance (73%).
Numeri a parte, l’attualità dice che Milinkovic-Savic ha parato quattro rigori a quattro tiratori scelti. In ordine sparso: Pulisic, Castro, Retegui e Pasalic. Merito anche della sua struttura e del suo posizionamento. “È cresciuto: sui rigori è eccezionale – ha detto l’ex portiere della Lazio Luca Marcheggiani –. Ha una struttura fisica pazzesca e questo gli permette di coprire tantissimo la porta. Sul rigore di Pulisic fa una parata strepitosa perché non va in anticipo. Aspetta, allarga le gambe, copre lo specchio della porta e condizioni a il tiratore. Poi sceglie la parte giusta”. I numeri raccontando di un rendimento da top club e la maturità (da poco 28enne) sembra raggiunta: è pronto per una big? Presto per dirlo, intanto il Torino abbassa la saracinesca.
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