Ci sono pochi dubbi: il rigore concesso in Lecce-Udinese è stato senza dubbio il più chiacchierato da tifosi, stampa e addetti ai lavori. L’ennesimo episodio di incomprensione tra arbitro e VAR, questa volta con la tecnologia che si è imposta – in maniera più o meno arbitraria – sulla decisione insieme dell’arbitro Antonio Damato. Un modo di fare che ha scatenato l’ira mista a incredibilità di tutti i tifosi pugliesi che è stato oggetto di discussione a Open VAR in diretta su DAZN.
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Rigore Lecce-Udinese, Damato: “Non c’era penalty”
Giampaolo nel post-partita lo aveva definito “Una follia. Da arresto”. Ricapitolando per qui pochi che non hanno assistito alla scena: mezz’ora del primo tempo, contatto tra Jean e Lovric in area, con il difensore pugliese che colpisce il volto del giocatore ospite, senza vederlo arrivare. L’arbitro Bonacina allarga le braccia e lascia giocare. Sembra essere un normalissimo contatto di gioco. Dopo qualche istante viene però richiamato da Guida al VAR e concede il penality. Il resto è storia: prima il teatrino Lucca-Thuavin per decidere che avrebbe dovuto calciare, poi la sostituzione dell’italiano (voluta da Runjiaic) dopo aver siglato il gol da tre punti.
Scene d’incredulità che sono state oggetto di discussione con Antonio Damato, responsabile del settore tecnico arbitrale, che non ha nascosto le sue perplessità in merito a questa sanzione. “La decisione di assegnare il rigore in Lecce-Udinese per il tocco di Jean su Lovric non è corretta, per noi non c’era penalty”. Poi aggiunge: “Il fallo non andava fischiato, come correttamente deciso da Bonacina sul campo. Il VAR ha invece reputato di considerare all’on field review l’impatto tra il gomito di Jean ed il volto di Lovric, è stato un errore. L’intervento del calciatore del Lecce era in piena dinamica difensiva, dunque assolutamente regolare”.
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