Quando si parla di Arda Guler ci sono zero dubbi sul suo potenziale, ma parecchi sulla situazione attuale. Infatti il fantasista classe 2005, che proprio oggi compie 20 anni, in realtà ha già dimostrato tanto sia con la maglia del Fenerbahce che quella della Nazionale, mettendo a referto un gol, un assist e un premio MVP durante gli Europei.
Detto ciò, la sua esperienza al Real Madrid è divisa tra tanti problemi fisici e panchine su panchine. Ancelotti però ha minimizzato il caso mediatico nato sul giocatore: “Ho letto che c’è un caso Güler, ma quel caso non esiste qui. Fa parte di un processo, per lui e per tutti i giovani. È successo con Rodrygo, Vinicius, Valverde… Ha bisogno di tempo per giocare nella squadra migliore del mondo. Tutti lo capiscono; chi non lo capisce, deve farlo”.
Parole forti, sia dal punto di vista del messaggio al giocatore sia per quanto riguarda la fiducia che Ancelotti ripone su Guler. È un percorso di crescita, per niente nuovo a Madrid come giustamente ha sottolineato Ancelotti. C’è però una domanda molto importante da farsi: a Guler fa bene la panchina? O probabilmente sarebbe meglio vederlo in campo da qualche parte?
Arda Guler, le panchine fanno parte della crescita?
Ancelotti ha fatto tre nomi: Rodrygo, Vinicius e Valverde. Una cosa in comune tra tutti è che nessuno è mai andato in prestito dopo aver giocato la sua prima partita in Prima Squadra. Valverde è andato un anno al Deportivo La Coruna, ma solo dopo aver giocato con il Castilla e mai come la Prima Squadra. I due brasiliani invece non hanno mai passato un minuto di numero fuori da Madrid.
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Vinicius, Real Madrid (Lapresse)
Eppure il Real ha fatto vedere al mondo che ogni tanto qualche prestito è stato fatto. Basti pensare a Morata, ceduto alla Juventus con recompra e cresciuto parecchio in bianconero, oppure a Brahim Diaz, discorso molto simile ma sponda Milan. L’ultimo in ordine di tempo è Nico Paz, arrivato a Como come un ottimo prospetto e che (probabilmente) rientrerà a Madrid dopo essere stato un elemento chiave in Serie A.
Arda Guler, a chi farebbe comodo in Serie A?
Fatto sta che dopo 72 minuti in Coppa del Re, Guler si è seduto in panchina per le successive cinque partite: dal derby con l’Atletico al Girona, passando per la doppia sfida al Manchester City e la gara con l’Osasuna, che poteva essere una chance visto le partite di Champions League.
Più volte si è parlato di prestito per lui e l’Italia, come abbiamo descritto in precedenza, è sempre stata una meta molto positiva per la crescita dei talenti del Real. Anche per questo si è cominciato a fantasticare sul possibile passaggio del turco in qualche squadra italiana.
Si è parlato tanto di Milan, salvo poi optare per Joao Felix, così come di Napoli vista la necessità di estro sulla trequarti. Alla fine però non si è fatto nulla, un po’ per mancato accordo un po’ forse proprio per questa convinzione di Ancelotti di doverlo lanciare poco alla volta.
Dire a quale squadra di Serie A faccia comodo Arda Guler è riduttivo: un talento simile potrebbe trovarsi bene ovunque, naturalmente la formula del prestito non è il massimo a cui ambire, ma migliorerebbe ovunque il tasso tecnico della squadra. Ancelotti però pare preferire così, usarlo col contagocce salvo poi schierarlo prima o poi in pianta stabile.
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