La crisi dei diritti televisivi della Ligue 1 rappresenta una delle sfide più complesse per il calcio francese negli ultimi anni. Il fallimento dell’accordo con Mediapro ha innescato una serie di problemi economici per i club e per la Lega Calcio Professionistica (LFP), portando a una situazione di instabilità che minaccia la sostenibilità del sistema.
Il fallimento dell’accordo con Mediapro
Nel 2018, la LFP ha assegnato a Mediapro i diritti televisivi della Ligue 1 e della Ligue 2 per un valore complessivo di 830 milioni di euro all’anno. L’accordo avrebbe dovuto garantire un’enorme crescita economica per il calcio francese, permettendo ai club di investire in nuovi talenti e migliorare la competitività del campionato.
Tuttavia, il sogno si è trasformato in un incubo quando Mediapro ha sospeso i pagamenti nell’ottobre 2020, accumulando debiti per oltre 324 milioni di euro. L’azienda spagnola ha chiesto una rinegoziazione del contratto a causa delle difficoltà economiche legate alla pandemia di COVID-19, ma la LFP ha rifiutato. Di conseguenza, il contratto è stato rescisso nel dicembre 2020, con un impatto devastante sulle finanze dei club francesi.

Didier Deschamps, Francia (© Lapresse)
Club e LFP, le conseguenze economiche
Il fallimento dell’accordo con Mediapro ha lasciato la LFP in una situazione di emergenza. Senza i fondi previsti dall’accordo, i club si sono trovati ad affrontare gravi difficoltà finanziarie, con alcune società a rischio fallimento.
Per tamponare la crisi, la LFP ha dovuto cercare rapidamente nuovi partner, assegnando temporaneamente i diritti televisivi a Canal+ per una cifra nettamente inferiore rispetto a quella pattuita con Mediapro. Questa riduzione delle entrate ha avuto un effetto a catena sull’intero sistema calcistico francese:
- Diminuzione degli investimenti nei trasferimenti: i club hanno ridotto drasticamente la spesa per nuovi giocatori.
- Tagli agli stipendi: molte squadre hanno dovuto negoziare riduzioni salariali con i calciatori.
- Perdita di competitività: il calcio francese ha subito un declino rispetto ai principali campionati europei.
Scontro tra DAZN e la LFP
Dopo la crisi Mediapro, la LFP ha cercato di trovare un accordo più stabile con nuove emittenti. Attualmente, i diritti televisivi della Ligue 1 sono detenuti da DAZN, ma anche questa collaborazione sta riscontrando problemi. La LFP ha convocato DAZN davanti al tribunale commerciale di Parigi per il mancato pagamento di una rata finanziaria dovuta a febbraio, mentre DAZN ha risposto con una causa per 573 milioni di euro, accusando la Lega di “inganno sulla merce” e “inadempimento accertato”.

DAZN / LaPresse
Calcio francese in crisi
Alle problematiche legate alla crisi dei diritti televisivi si associano una governance fragile e una leadership instabile. La posizione del presidente della LFP, Vincent Labrune, è sempre più precaria, mentre le relazioni tra i presidenti della Ligue 1 sono caratterizzate da interessi divergenti e visioni contrastanti.

Philippe Diallo, Presidente della Federazione calcistica francese (FFF) – Lapresse
La situazione ha spinto la Federazione Francese di Calcio (FFF) e il suo presidente, Philippe Diallo, a convocare per lunedì prossimo (3 marzo) un incontro d’urgenza con tutti gli attori protagonisti (LFP, DNCG, CVC, club professionistici). “La situazione non è buona per la credibilità del nostro calcio“, ha dichiarato Diallo, esprimendo grande preoccupazione per la sostenibilità del sistema attuale.
Secondo il presidente della FFF, è essenziale ripensare il modello economico del calcio francese, che oggi si basa principalmente su due pilastri fragili: i diritti televisivi e la vendita dei giocatori: “Il calcio francese deve riconsiderare il suo modello economico […]”.
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