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Calcio estero

La Coppa Italia non scalda i tifosi: Francia, Inghilterra e Germania insegnano

Se in Coppa Italia ci sono sempre le stesse gare e mai sorprese, all’estero i colpi di scena sono presenti ogni anno

Coppa Italia Trofeo
Coppa Italia / IPA Sport

Mentre la nostra Coppa Italia ci presenta ciclicamente sempre le solite partite, all’estero diverse squadre di categorie minori regalano storie di calcio capaci di cambiare anche la storia degli stessi club. Uno degli argomento più discussi del calcio italiano è proprio quello del format della coppa nazionale.

La Coppa Italia vede infatti le squadre di A, B e sole quattro di Serie C per un totale di 44 squadre. In base ad un ranking che si basa sul piazzamento del campionato precedente, alcune squadre partono già dagli ottavi di finale e dunque devono disputare appena quattro partite in tre turni per approdare in finale.

Questo toglie parecchio suspence al torneo poiché le migliori squadra puntualmente affrontano agli ottavi squadre di livello inferiore, avendo così la strada spalancata. Quest’anno per esempio abbiamo visto Juventus-Cagliari, Fiorentina-Empoli, Bologna-Monza, Atalanta-Cesena, Milan-Sassuolo, Roma-Sampdoria, Lazio-Napoli e Inter-Udinese.

Di queste otto partite, solo in un’occasione c’è stato il passaggio del turno di una squadra che aveva già fatto almeno un turno di qualificazione ovvero l’Empoli sul campo della Fiorentina. Cinque di queste otto sfide sono terminate con uno scarto di almeno tre gol (4-0 di Juventus e Bologna, i 6-1 di Atalanta e Milan più il 4-1 della Roma).

Coppa Italia, tutte le favole estere nelle coppe nazionali

In Francia c’è un’attesa spasmodica per il quarto di finale di questa sera tra Stade Briochin, squadra di National 2, e il Paris Saint Germain. Senza dimenticare il Cannes, altra squadra dei Friedkin oltre la Roma, che ha estromesso il Guingamp e il Dunkerque che sfiderà il Brest, club reduce dagli ottavi di Champions League.

In Germania il Bielefeld, squadra che milita in Bundesliga 2, ha sorpreso il Werder Brema ai quarti e negli anni scorsi ci sono state parecchie altre sorprese: storica era stata l’eliminazione del Bayern nel 2021 al secondo turno contro il Kiel, all’epoca non ancora in Bundesliga.

In Inghilterra è stato addirittura fatto di meglio. Il Sutton United aveva ospitato l’Arsenal in FA Cup nel 2017 e grazie agli introiti di quella partita ha messo le basi per la promozione nella English Football League (EFL) nel 2021. Oppure il Marine FC, una squadra di ottava divisione, ha sfidato in casa il Tottenham  e con i proventi di quella giornata ha generato un numero di entrate tali da poter investire nelle infrastrutture e contribuendo alla stabilità finanziaria della società.

Il Marine da quel giorno ha quadruplicato la propria media spettatore, ottenendo 2 promozioni e presentando il progetto per un nuovo stadio, un impianto che vedrà inoltre la costruzione di 20 camere da letto per il personale, un hub sanitario utile sia per la squadra che per i cittadini, una palestra, classi utilizzabili per le scuole e un’area dedicata a eventi comunitari quali congressi, meeting e via dicendo.

Coppa Italia, fattore casa “al contrario”

E l’Italia cosa aspetta? Bella domanda, d’altronde nel nostro Paese non vige nemmeno la regola della “squadra più debole in casa”. Infatti le varie Juventus, Inter, Milan e via dicendo, oltre a partire già agli ottavi, giocano in casa e dunque non permettono alle società meno forti anche economicamente di sfruttare un ritorno economico supplementare.

Questo aspetto è stato affrontato anche da Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna: Secondo me il format inglese è bellissimo, con squadre grandi che vanno in casa delle piccole. Sono convinto che questo sarebbe il format giusto, soprattutto se si vuole portare più gente e riempire gli stadi”

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