E con questo sono nove in sette stagioni di Serie B: parafrasando la legge di Murphy, il Cosenza si conferma una macchina mangia allenatori. A maggior ragione se si viene da due sconfitte consecutive. Che poi sono cinque nelle ultime sei. Tradotto in numeri: 21 punti, ultimo posto in classifica ed ennesimo allenatore esonerato. Questa volte a farne le spese è stato Massimiliano Alvini, arrivato in estate con l’ambizione di una salvezza tranquilla e licenziato a febbraio dopo sole cinque vittorie in 27 partite.
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Cosenza, quanti allenatori! Solo due stagioni con lo stesso tecnico
Potrebbe essere peggio, potrebbe piovere: la scena cult di Frankestein Junior potrebbe essere serenamente riposta – in chiave tragicomica – in casa Cosenza. Come detto, con l’esonero dell’ex Cremonese la quota di allenatori licenziati in sette stagioni di B sale a quota nove. Un dato significato che conferma come la società calabrese in sole due stagioni sia riuscita a mantenere lo stesso tecnico per tutto l’anno.

Massimiliano Alvini (Lapresse)
Nel 2018-19 (l’anno del ritorno in B dopo 10 anni tra C e D) con Piero Braglia e nel 2020-21 con Roberto Occhiuzzi. Nel mezzo una media di due allenatori a stagione: Dionisi-Vialli nel 2022-23, Caserta-Vialli l’anno dopo. Per non parlare dei tridenti: Braglia-Pillon-Occhiuzzi nel 2019–20 e Zaffaroni-Occhiuzzi-Bisoli due anni dopo. Quest’anno è toccato a Massimiliano Alvini che sarà sostituto da Nicola Belmonte, tecnico del Settore Giovanile, nonché vice di Bisoli nella stagione 2021-22.
Salvezza thriller: tutti i precedenti
Una promozione in prima squadra, quella dell’ex calciatore di Bari, Perugia, Siena e Catania che potrebbe coincidere con l’ennesima salvezza pazza del Cosenza. O almeno, è quello che spera il patron Eugenio Guarascio e tutti i tifosi dei lupi di Sila. Difficile fare un pronostico da ultimi della classe, a -3 dal Frosinone penultimo e, soprattutto, a otto punti dalla zona play-out. Una situazione che a primo impatto potrebbe sembrare disastrosa ma che, guardando i precedenti, lascia ancora aperto uno spiraglio di speranza.

Tifosi del Cosenza (Lapresse)
Escluso il nono posto dello scorso anno e la decima posizione nel 2018-19, nelle ultime stagioni il Cosenza ci ha abituati a salvezze thriller. Indimenticabili quelle via play-out: nel 2021-22 nella doppia sfida contro il Vicenza (sconfitta per 1-0 all’andata e vittoria per 2-0 al ritorno) e, l’anno dopo, contro il Brescia (all’andata sconfitta per 0-1 e al ritorno successo esterno per 3-0).
Andò bene anche nel secondo anno del Covid quando – a un mese di distanza dalla retrocessione sul campo – arrivò il ripescaggio in seguito alla mancata iscrizione al campionato cadetto del Chievo Verona. E infine l’anno prima, il 19-20, condizionato dal lockdown e dal blocco del campionato. Anche in quel caso la situazione sembrava compromessa ma i Lupi di Sila riuscirono a salvarsi dopo una sorprendente rimonta nel post lockdown fatta di cinque vittorie consecutive nelle ultime cinque. Uno stimolo in più per provare a fare bene a undici partite dalla fine: cinque in casa (Reggiana, Pisa, Brescia, Bari, Cesenza), sei in trasferta (Modena, Catanzaro, Frosinone, Spezia, Salernitana, Sudtirol). Crederci è l’imperativo: lo impone la storia.
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