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Interviste

Birindelli: “La Juve può rientrare nella corsa scudetto. Thiago Motta? Non è diventato improvvisamente un brocco”

La Juventus si trova in un momento cruciale della propria stagione. I punti hanno un peso specifico maggiore. La differenza la fanno i dettagli ed è per questo motivo che, per poter ambire ad alzare almeno un trofeo, i bianconeri non devono commettere più errori. Il successo contro il Cagliari ha riportato serenità nell’ambiente bianconero. L’obiettivo minimo è la qualificazione alla prossima Champions League, dando un occhio a quello che sta accadendo nelle zone più alte della classifica. Senza dimenticarci della Coppa Italia, con il quarto di finale di questa sera contro l’Empoli. Noi di Oa Calcio, abbiamo intervistato in esclusiva l’ex bianconero Alessandro Birindelli. Nativo di Pisa, può vantare più di 300 presenze con la Vecchia Signora, dal 1997 al 2008. Con la Juve, ha vinto tra le altre cose anche 3 scudetti e 3 Supercoppe italiane. Queste le sue parole.

Birindelli, obiettivi Juve e Motta

Dopo la sconfitta contro il Napoli, la Juventus ha cambiato rotta in campionato, collezionando quattro di vittorie di fila. In cosa è cresciuta rispetto alla prima parte di stagione?

“Ho notato diversi miglioramenti. Nelle ultime uscite, la squadra ha dimostrato grande continuità, non solo di risultati, ma anche all’interno della gara stessa. Inoltre, la Juve è cresciuta molto dal punto di vista difensivo, dimostrando maggiore solidità”. 

I bianconeri devono concentrarsi solo sulla qualificazione alla prossima Champions League oppure possono rientrare nella corsa allo scudetto? 

Io credo che sia necessario darsi delle scadenze minime. Penso che sia doveroso pensare a partita dopo partita. Stiamo parlando di una rosa giovane. Però, tenendo conto anche del ritmo che stanno avendo davanti, penso che la Juventus possa lottare per entrambi gli obiettivi”.

Che impressione le ha fatto Thiago Motta? Ultimamente è stato oggetto di tante critiche…

“É un buonissimo allenatore, come lo era a Bologna. Non è diventato improvvisamente un brocco. Le critiche sono normali: i tifosi bianconeri sono ambiziosi e vogliono vincere subito. Dall’altra, la società è stata chiara, credendo fermamente nelle capacità di questo allenatore”. 

Eliminazione Juve e le altre italiane

Che cosa non ha funzionato per la Juventus in Champions League?

“Per disputare questo tipo di competizioni bisogna avere delle caratteristiche importanti e anche l’esperienza. Inoltre, è necessario saper gestire sia i momenti positivi che quelli dove gli avversari danno l’impressione di essere più forti. La formazione di Motta ha avuto tanti alti e bassi. Se in campionato certi errori possono essere perdonati, in Champions no”.

Parlando anche delle altre italiane, qual è l’eliminazione che l’ha stupita maggiormente?

“L’Atalanta per via della sue esperienza, per la qualità dei singoli e la forza del gruppo. Poteva fare qualcosa di più”.

Juve, Kolo Muani, vecchi e nuovi leader

Nelle ultime settimane si è parlato del dualismo in attacco tra Vlahovic e Kolo Muani: che impressione le ha fatto l’ex PSG? 

“A Parigi non ha espresso al massimo le proprie qualità, mentre alla Juve ha avuto sin da subito un impatto importante. Si è presentato con grande umiltà. Con le sue prestazioni può spingere Vlahovic a migliorarsi ulteriormente”.

In termini di leadership all’interno dello spogliatoio, quanto può pesare l’addio di Danilo?

“La sua partenza dispiace a tutti. In questi anni ha dimostrato grande attaccamento ai colori bianconeri. Tutti si aspettavano un addio diverso. Quanto può mancare lo dirà il tempo, fatto sta che è una perdita importante. Danilo è un giocatore di grande continuità, tatticamente molto prezioso. Ovviamente, dall’esterno non è possibile sapere quali siano state le cause che hanno portato a questa separazione”.

É sorpresa dal rendimento in questa stagione di Gatti? 

“Arrivato come gregario, Gatti si sta ritagliando un ruolo da leader vero. É un punto fisso di questa squadra e ha contribuito senza dubbio  a migliorare la Juve in fase difensiva”. 

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