L’Italia calcistica ha un problema di fondo: l’incapacità di aspettare. Il concetto di progettualità a lungo termine sembra spesso incompatibile con le pressioni di una piazza come quella juventina, dove vincere non è solo un obiettivo ma un dovere. Le dichiarazioni di Cristiano Giuntoli e Thiago Motta dopo la bruciante eliminazione dalla Coppa Italia contro l’Empoli riflettono questa realtà: la Juventus ha scelto una strada, ma il percorso è lungo e pieno di ostacoli.
L’errore più grande che la Vecchia Signora potrebbe commettere sarebbe interrompere il progetto e ricominciare da capo, vanificando il lavoro fatto finora. Basti guardare agli esempi del Manchester United post-Ferguson o del Chelsea degli ultimi anni per capire come i continui cambi di strategia portino solo a instabilità e fallimenti.

Motta Juventus (Lapresse)
Juventus, serve pazienza
L’idea dietro la scelta di Thiago Motta è chiara: costruire un’identità di gioco moderna, basata su principi tattici innovativi e sulla crescita dei giovani. Dopo anni di gestione conservativa sotto Massimiliano Allegri, la Juventus ha intrapreso una direzione più ambiziosa, ma che richiede inevitabilmente tempo. La rosa è giovane e ha bisogno di maturare, soprattutto dal punto di vista mentale. Il crollo contro l’Empoli non è solo un incidente di percorso, ma un segnale che il gruppo deve ancora assimilare pienamente le idee del tecnico.
Un futuro da costruire con pazienza
Eliminata da Champions e Coppa Italia, il quarto posto in campionato resta un obiettivo alla portata. Nonostante le difficoltà, la squadra ha mostrato segnali di crescita, ma deve ancora rafforzare la mentalità e migliorare nella gestione della pressione. Thiago Motta dovrà lavorare molto su questi aspetti, creando un gruppo unito e determinato.

Giuntoli, Juventus LaPresse
La società, dal canto suo, deve difendere il progetto. Giuntoli ha ribadito che Motta non è in discussione e che la strada intrapresa è quella giusta. Ma in un ambiente come quello juventino, basteranno due o tre partite negative per rimettere tutto in discussione? La risposta dovrebbe essere no, perché la Juventus ha bisogno di stabilità per tornare grande.
Nel calcio moderno, chi sa costruire con pazienza ottiene i risultati migliori. Il progetto di Thiago Motta ha basi solide, ma deve essere sostenuto con fiducia e tempo. Solo così la Juventus potrà tornare a dominare senza rivoluzionare tutto ogni anno. Il futuro può essere luminoso, ma solo se si avrà la forza di aspettarlo.
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