Il rischio che Patrick Dorgu venga risucchiato dal vortice Manchester United è più di una semplice possibilità. Chiaro che per un prodotto del nostro calcio venduto a gennaio per una cifra mostruosa, non si può che sperare nelle migliori sorti. E probabilmente sarà così. Ma la storia c’insegna che la lista di talenti arrivati alla corte dei Red Devils col vento in poppa (per poi schiantarsi) è infinita. Non per ultimo, due vecchie conoscenze della Serie A: Matthijs de Ligt che gioca senza però convincere come ai tempi della Juve e Joshua Zirkzee, lontano anni luce dal rendimento (e dai gol) segnati col Bologna. Chiaro che – specie nel secondo caso – sia necessaria una fase di adattamento ai ritmi e alla fisicità del calcio inglese. Ma è proprio in quel lasso di tempo che la situazione in casa United è spesso precipitata, trasformando talenti in calciatori quasi irriconoscibili.
“Vedi Old Trafford e poi…”: dentro la crisi dello United. Perché tutti questi talenti sprecati?
Dorgu, una notte di follia contro l’Ipswich Town
La preoccupazione è che la stessa sorte possa capitare anche a Patrick Dorgu. Anche perché sono basta quattro partite e poco più di 260 minuti per far mormorare tifosi e addetti ai lavori. In particolare, il doppio errore commesso nella serata di ieri – mercoledì 26 febbraio – nella sfida vinta per 3-2 contro l’Ipswich Town.
Un successo col brivido che, nella prima frazione, ha portato la firma proprio dell’ex Lecce. Prima con un retropassaggio folle che ha messo fuori tempo Onana e spalancato la porta a Jaden Philogene-Bidace per l’uno a zero. Poi – a due minuti dal duplice fischio – il cartellino rosso (dopo una revisione al VAR) per un intervento col piede a martello sullo stinco del centrocampista Hutchinson.
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Patrick Dorgu (Lapresse)
Una serata da horror per l’ex terzino del Lecce, cui il tecnico Ruben Amorin ha comunque speso parole ponderate. “Gli errori capitano, ma ha dimostrato una determinazione instancabile durante la partita”, ha detto il portoghese. “Ha lottato per ogni pallone, anche a costo di oltrepassare i propri limite”. Nessuna reprimenda (almeno pubblica) per il terzino danese chiamato a scacciare l’alone di perplessità dopo il folle primo tempo contro l’Ipswich Town. Domenica osserverà dalla tribuna i suoi compagni contro il Fullham. Una settimana per riprendersi in vista di un finale di stagione da vivere da protagonista.
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