Seguici su

Ciao, cosa stai cercando?

Fantacalcio

Dal calvario alla rinascita: Genoa, Messias è l’arma in più per la salvezza

Il calvario a inizio stagione, adesso la rinascita. Junior Messias è pronto a riprendersi il Genoa a suon di gol e assist

Messias Genoa
Genoa’s Junior Messias celebrates after scoring the 2-2 goal for his team during the Serie A soccer match between Genoa and Inter at the Luigi Ferraris Stadium in Genoa, Italy - Saturday, August 17, 2024. Sport - Soccer . (Photo by Tano Pecoraro/Lapresse)

La preparazione estiva, il gol all’esordio poi Monza, Verona e l’infortunio: potrebbe riassumersi così il calvario che da mesi sta vivendo Junior Messias. Uno di quei talenti strepitosi, capace di segnare nove reti alla prima stagione in Serie A col Crotone. Poi il passaggio al Milan, le cinque reti e il problema di sempre: i muscoli. Gli stessi che lo tormentano da anni: 14 partite saltate in rossonero in due stagioni. Lo stesso numero di partite in cui l’ex Crotone ha dovuto alzare bandiera bianca in questa stagione col Genoa. Un calvario interminabile con qualche sorriso (le partite contro Cagliari e Udinese), prima della nuova ricaduta costata altre otto giornate tra panchina e infermeria. 

Messias Genoa

Junior Messias (Lapresse)

“Sono diventati cinque mesi, un periodo difficile, ogni mattina mi svegliavo e sembrava che non potessi più giocare a calcio”, ha detto Messias in una lunga intervista concessa a La Gazzetta dello Sport. “Non era come la rottura di un crociato. Sai che dopo sei mesi tornerai in campo. Ho sofferto tanto, anche perché vedevo la squadra in difficoltà, c’erano tanti infortunati e non potevo dare una mano. Tante volte ho pensato di lasciare e iniziare una nuova vita fuori dal calcio: alla fine, però, abbiamo trovato la soluzione”. 

Balotelli-Vieira, una relazione complicata: quale futuro per Super Mario?

Messias, sofferenza alle spalle: “Se devo accontentarmi, preferisco smettere”

Dopo mesi di calvario, adesso, il peggio sembrerebbe essere alle spalle. Il rientro in campo è stato comunque graduale: 24 minuti contro la Fiorentina, alla prima dopo il nuovo stop. Poi 38’ a Torino, 73’ nella sfida salvezza contro il Venezia e 24’ nell’ultimo turno di campionato contro l’Inter. La stessa squadra contro cui – alla prima di campionato – ha messo a referto il suo unico gol in stagione. Adesso che il peggio sembra passato, le idee sono piuttosto chiare. “Nel periodo in cui ero fermo non riuscivo ad essere me stesso ha svelato Messias -. Anche ora, dopo il rientro, a volte ho paura di fermarmi di nuovo e soprattutto in queste prime partite cerco di dosare il carico di lavoro. Ma se devo accontentarmi di giocare mezz’ora, preferisco smettere. 

Continua a leggere le notizie di OA Calcio e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *