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Serie A

Corvino e un amore diviso a metà tra Fiorentina e Lecce

Fiorentina-Lecce non sarà mai una partita come tutte le altre per Pantaleo Corvino: 10 anni con la Viola (7 da Ds e 3 da Direttore Generale) e 11 complessivi con i salentini (7 da Ds e dal 2020 direttore tecnico)

N’Dri
Corvino (Lapresse)

Lecce è stato, è e sarà per sempre casa per Pantaleo Corvino, originario della provincia salentina (Vernole). I colori giallorossi, quelli pugliesi si intende, rappresentano l’amore di una vita, ma il viola della Fiorentina è stato l’amante perfetto. L’anticipo del Franchi, valevole per la ventisettesima giornata di Serie A, non sarà mai una partita come tutte le altre: sicuramente prima del fischio d’inizio avrà il cuore diviso a metà, gli passeranno davanti tutti le esperienze memorabili vissute con il club della culla del Rinascimento, poi nei 90′ successivi spererà che la squadra di Giampaolo possa tornare a sorridere dopo la sconfitta casalinga con l’Udinese.

L’amore eterno per il Lecce

Dopo una gavetta nelle serie minori, Corvino approda al Lecce nel 1998, assumendo il ruolo di direttore sportivo,  distinguendosi subito per la capacità di scoprire e valorizzare i giovani talenti. Durante la sua gestione, il vivaio giallorosso, guidato da Rizzo, conquista due scudetti Primavera, due Coppe Italia e una Supercoppa (2003-2005), mentre la prima squadra si consolida nel panorama calcistico italiano.

Corvino Lecce

Pantaleo Corvino, Lecce (LaPresse)

Corvino porta alla ribalta giocatori come Valeri Božinov, Ernesto Chevantón, Mirko Vučinić, Cristian Ledesma e Axel Konan, pescando talenti sia dal settore giovanile che da altri campionati. Nel 2000 sfiora anche il colpo Dimitar Berbatov, che dopo aver sostenuto le visite mediche, sfuma per una richiesta al rialzo.

La passione per la Fiorentina

Nel 2005 Corvino intraprende una nuova sfida, diventando direttore sportivo della Fiorentina. Durante la sua permanenza a Firenze, la squadra raggiunge traguardi significativi: tre volte il quarto posto in campionato, una semifinale di Coppa UEFA, una semifinale di Coppa Italia e un ottavo di finale di UEFA Champions League.

Cesare Prandelli e Pantaleo Corvino alla Fiorentina (Lapresse)

Corvino si distinguerà per operazioni di mercato di rilievo, portando in viola giocatori del calibro di Luca Toni, Adrian Mutu, Stevan Jovetić e Alberto Gilardino e abdicherà nel 2012, per poi ritornare in Toscana nel 2016, sempre ai gigliati, ma nel ruolo di Direttore Generale. Nella seconda esperienza metterà a segno quella che nel 2022 diventerà l’ennesima plusvalenza della sua carriera: Dusan Vlahovic, acquistato dal Partizan per 1,5 milioni di euro, verrà rivenduto alla Juventus a oltre 80 milioni.

Un cuore diviso

La dualità dell’affetto di Corvino per Lecce e Fiorentina richiama alla mente le grandi narrazioni romantiche, dove il cuore è conteso tra due amori diversi ma ugualmente profondi. Come nel contrasto tra “classico” e “romantico” descritto da Goethe e Schiller, anche Corvino vive una dicotomia emotiva tra la sua terra natale e la città che lo ha consacrato a livello nazionale.

Pantaleo Corvino, doppio ex di Lecce e Fiorentina

Pantaleo Corvino, doppio ex di Lecce e Fiorentina (Lapresse)

Ma come ogni grande storia d’amore, il cuore torna sempre a casa. E nel 2017, dopo un decennio di successi e sfide lontano dal Salento, Corvino rientra al Lecce, pronto a scrivere un nuovo capitolo di passione e dedizione. La sua visione permette al club di tornare in Serie A nel 2019, dimostrando ancora una volta che il talento, quando unito all’amore per la propria terra, può davvero fare miracoli.

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