Ogni minuto potrebbe essere l’ultimo: non servono giri di parole per descrivere la situazione in casa Turris. Il club corallino, o quel che resta dopo la diaspora degli ultimi mesi, alle 20:30 scenderà in campo nel derby contro il Giugliano. Una partita praticamente inutile sulla carta a cui il club corallino – fortemente rimaneggiato dopo le problematiche degli ultimi mesi – si presenterà con una folta quota di calciatori del settore giovanile. L’ennesimo controsenso di una stagione maledetta per la Serie C che da mesi continua a fronteggiare – a suon di riunioni straordinarie del Consiglio Direttivo – l’emorragia interna al Girone C e non solo.
Taranto, la radiazione non è mai stata così vicina: cosa sta succedendo
Turris, il grande controsenso: contro il Giugliano l’ultima partita?
Ma i controsensi non finiscono certo qui: entro la mezzanotte di giovedì 27 febbraio la Turris dovrebbe aver ricevuto l’avviso di chiusura delle indagini da parte della Procura Federale. Passaggio dovuto, dopo le analisi della Covisoc sugli incartamenti presentati a fronte della scadenza federale dello scorso 17 febbraio. La sensazione, palesata in mattinata anche dalla Gazzetta dello Sport, è che quella contro il Giugliano possa essere l’ultima gara ufficiale della Turris. Nelle ultime ore la radiazione è diventata più di una possibilità per il club corallino che – presumibilmente – la prossima settimana sarà chiamato a comparire e presentare le proprie memorie difensive.
Un’iter praticamente identico a quello del Taranto che lunedì 3 marzo sarà chiamato a difendersi innanzi alla Procura Federale. L’unica differenza è che il club campano, a differenza di quello Puglie, sarà chiamato a scendere in campo. In assenza di un documento ufficiale, la Lega Pro non ha potuto disporre il rinvio della partita come invece accaduto al club ionico, inizialmente impegnato contro il Crotone.
Caos Taranto, la rabbia del patron del Crotone Gianni Vrenna
Una situazione burrascosa che è stata oggetto di discussione in una conferenza stampa ad hoc di Gianni Vrenna. “È arrivato il momento che il Crotone dica la sua in questo campionato che ritengo altamente falsato”, ha tuonato il patron del Crotone. “È una cosa che si ripete ogni stagione e ogni volta ne fa le spese, a mio avviso, questa società che puntualmente fa le cose rispetto alle regole del calcio. Quest’anno si ripete di nuovo. Non sappiamo cosa succede. Dalle mie informazione molto probabilmente non solo il Taranto ma anche altre società rischiano l’esclusione. Ditemi voi se questa è una regola del calcio. Ora basta, mettiamo mano alla riforma dei campionati. Non si possono avere 60 squadre di calcio, non si possono fare play-off con 30 squadre. O si fa una riforma seria, altrimenti il Crotone non intende più investire”.
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