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Zaniolo falso nueve al posto di Kean: non sarebbe la prima volta

Con l’assenza di Moise Kean prende quota l’ipotesi di Zaniolo falso nueve: per l’attaccante della Fiorentina non sarebbe la prima volta

Nicolo Zaniolo, Fiorentina
Nicolo Zaniolo, Fiorentina (Lapresse)

Moise Kean salterà la sfida di campionato col Lecce a causa del trauma cranico rimediato contro l’Hellas Verona. Per ritrovare un successo che manca da tre turni di fila, l’allenatore della Fiorentina Raffaele Palladino, non potendo contare su un riferimento avanzato, potrebbe schierare nel ruolo di falso nueve Nicolò Zaniolo per garantire imprevedibilità e qualità tecnica alla manovra offensiva. L’ex Roma, Atalanta e Aston Villa, in prestito dal Galatasaray, ha già ricoperto questo ruolo in passato e chissà che non possa rivelarsi l’arma giusta per non far rimpiangere l’amico e compagno di Nazionale.

Moise Kean

Moise Kean, Fiorentina – Lapresse

Zaniolo “Falso Nueve”

Con l’assenza di Kean, mister Palladino ha confermato di aver valutato diverse opzioni in allenamento per il ruolo di falso nueve, oltre a Zaniolo, anche i vari Gudmundsson, Beltran e il giovane Caprini. Tra queste, l’idea di schierare l’azzurro al centro dell’attacco starebbe prendendo sempre più quota nelle ultime ore, considerando anche l’ottima organizzazione difensiva del Lecce.

Il classe ’99, pur non essendo un attaccante puro, potrebbe garantire alla Fiorentina la giusta pericolosità offensiva e, se l’esperimento dovesse funzionare, Palladino potrebbe riproporlo in futuro per un attacco ancora più fluido e imprevedibile.

Zaniolo

Nicolo Zaniolo, ex Atalanta (Lapresse)

Non è la prima volta

Qualora Palladino dovesse tener fede a quanto rivelato in conferenza stampa, non sarebbe la prima volta per Zaniolo nel ruolo di falso nueve:

  • Atalanta di Gian Piero Gasperini: durante la sua breve permanenza a Bergamo, Zaniolo è stato impiegato come falso nueve, specialmente in situazioni di emergenza dovute agli infortuni di Scamacca e Mateo Retegui. Ad esempio, nella semifinale di Supercoppa Italiana contro l’Inter, Gasperini optò per Zaniolo come riferimento centrale, per sfruttare la sua fisicità e capacità di attaccare gli spazi.

Zaniolo, ex Roma (Lapresse)

  • Roma di Paulo Fonseca: sotto la guida di Fonseca, Zaniolo è stato talvolta schierato come falso nueve in un sistema offensivo privo di una punta di ruolo. La sua capacità di muoversi tra le linee e di effettuare scambi rapidi con i trequartisti è stata valorizzata in queste situazioni. Tuttavia, lo stesso Zaniolo ammise di dover ancora lavorare per perfezionarsi in quel ruolo.
  • Roma di Eusebio Di Francesco: durante il periodo con Di Francesco, Zaniolo è stato principalmente utilizzato come esterno offensivo con licenza di accentrarsi. In alcune circostanze, soprattutto in caso di assenze nel reparto avanzato, è stato adattato come punta atipica, agendo in un tridente insieme a Stephan El Shaarawy e Cengiz Ünder.
Nicolò Zaniolo

Nicolò Zaniolo, ex calciatore della Roma (Lapresse)

  • Roma di José Mourinho: Con l’arrivo di Mourinho, Zaniolo ha sperimentato un ruolo più avanzato, spesso in coppia con Tammy Abraham in un modulo a due punte o come elemento mobile in un tridente offensivo. Questa disposizione gli ha permesso di sfruttare la sua dinamicità e capacità di inserimento.

Perchè è un azzardo

Non è detto che sia una mossa azzeccata, considerando i precedenti di Zaniolo in quel ruolo. Aveva infatti faticato già nel dicembre del 2018, quando la Roma di Di Francesco riuscì comunque a ribaltare due reti di svantaggio contro il Genoa di Prandelli, imponendosi per 3-2 all’Olimpico.

Con Fonseca, l’idea era balenata nei giorni precedenti a una gara europea contro il Borussia Monchengladbach, ma con il recupero in extremis di Džeko, Zaniolo fu arretrato sulla trequarti. Mourinho credette più volte in questa soluzione, sperimentandola sia durante la preparazione estiva (amichevole contro il Casa Pia), sia in campionato (Roma-Bologna 1-0, 4 gennaio 2023).

Nicolò Zaniolo

Nicolò Zaniolo, calciatore della Fiorentina, in prestito dal Galatasaray, e della Nazionale italiana – Lapresse

Quest’ultima forse fu l’unica occasione in cui Zaniolo riuscì a distinguersi più per l’impegno e la dedizione al sacrificio che per la pericolosità creata nell’area di rigore felsinea. Un trend confermato anche all’Atalanta, dove Gasperini azzardò la stessa mossa in Supercoppa, senza successo: anzi, l’ingresso di Lookman diede nuova linfa alla Dea, ma non impedì all’Inter di staccare ugualmente il pass per la finale, poi persa col Milan.

Nuova squadra, nuovo destino?

Un attaccante centrale deve saper dialogare con i compagni e avere una visione di gioco ampia. Nonostante il talento, Zaniolo non sembrerebbe aver le doti per muoversi in area, proteggere palla o ad attaccare la profondità. Suo padre Igor in un’intervista rilasciata nel 2018 al Secolo XIX rivelò alcuni dettagli circa la sua posizione ideale: Può fare il trequartista o la mezzala: fatte le debite proporzioni, lo vedo come un Seedorf o un Kakà, il suo idolo”.

Zaniolo, testuali parole ad Ultimo Uomo nello stesso anno, sembrerebbe più orientato sulla seconda opzione: “Da trequartista devi fare meno fase difensiva e quando hai palla devi essere sempre determinante; la mezzala deve fare entrambe le fasi bene e con la palla deve pensare a fare cose meno decisive”. 7 anni dopo il suo destino potrebbe essere diverso, la sua carriera, falcidiata fin qui dagli infortuni, potrebbe decollare. L’ardua sentenza al rettangolo verde di gioco, come sempre del resto.

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