La pennellata dello Stadio Maradona rimarrà impressa nella mente di Federico Dimarco a lungo. Quella mattonella e quella perfezione in una parabola che ha messo fuori causa Meret infilandosi all’angolino. Un gol di una bellezza stilistica disarmante, per uno dei perni dell’Inter di Simone Inzaghi. Non si scopre certo adesso l’importanza dell’ex Samp, ma la rete al minuto 22 del primo tempo è da applausi. Anche dei tifosi del Napoli, gli stessi che – nonostante il momentaneo svantaggio – sono rimasti a bocca aperta dinanzi a tanta bellezza. Merce rara, in una stagione dove i gol su punizione si sono visti in pochissime occasioni.
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Dimarco, la pennellata e il record a casa di Diego…
Un motivo in più per essere felice, nonostante un post-gara tumultuoso. Alla domanda di un giornalista che aveva chiesto a Dimarco se quel gol fosse stato solo frutto della sua abilità nella realizzazione o ci fosse stato un errore di Meret, l’esterno nerazzurro ha risposto in modo stizzito. “Ma che domanda è? Perché errore di Meret? Penso che non poteva fare nulla, la barriera era messa anche bene. Ho cercato di farla pa
ssare a lato, fortunatamente è entrata e basta“. Un gol cercato, voluto e che segna un pezzo di storia: da quando lo stadio di Napoli è stato intitolato a Diego, nessuno aveva mai trovato il gol da fermo e con il sinistro. Ma soprattuto, che porta a quattro il bottino personale in campionato. E che va ad aggiungersi ai sette assist (cinque in campionato, due in Champions) sin qui messi a referto.

Federico Dimarco (Lapresse)
Numeri e prestazioni che si sono sciolti come neve al sole dopo la sua sostituzione. Condizionato da una forma fisica non ottimale, l’ex Samp è stato sostituito al minuto 51 del secondo tempo. E proprio da quell’istante sono venute meno tutte le certezze dell’Inter. La squadra di Inzaghi si è contratta, concedendo il pallino del gioco al Napoli, senza riuscire a ripartire proprio quell’out del campo lasciato vacante (per caratteristiche più votate alla difesa) di Pavard.
Inzaghi spera di riaverlo in vista del Feyernood
Un campanello d’allarme che è risonato nella mente dei tifosi e che conferma l’idea di un’Inter con Dimarco e un’Inter senza Dimarco. DI questo ne è consapevole Simone Inzaghi che spera in una ripresa del terzino, uscito malconcio dal Maradona, e le cui condizioni saranno ulteriormente verificate nelle prossime ore. All’orizzonte la gara d’andata degli Ottavi di UEFA Champions League in casa del Feyernood (mercoledì 5 marzo). Un appuntamento troppo importante da fallire. Ma soprattutto, l’ennesima prova per dimostrare la centralità nel progetto di Federico Dimarco.
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