Può un ex rovinarti la vita? Certo… ma non solo nella vita. Molto spesso gli ex colpiscono anche nel mondo del calcio e quando ci si sta giocando una buona fetta della stagione, fa ancor più male. A guardare le ultime 24 ore in casa Real Madrid pare proprio questo lo scenario venutosi a verificare. I blancos di Carlo Ancelotti, come da tradizione, sono la squadra da battere in Spagna. Non è un caso che sono la formazione che ha vinto più campionati nella storia della Liga: 36 a cospetto dei 27 vinti dal Barcellona. E se si pensa che nelle ultime cinque stagioni, Modric e compagni ne hanno vinti tre, viene naturale piazzarli in cima alla lista delle pretendenti per la vittoria finale.
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Isco sempre decisivo… Ma questa volta contro il Real Madrid
E a dire il vero, fin qui gli uomini di Ancelotti avevano saputo rispettare le aspettative con ottimo ruolino di marcia in campionato. Nell’ultimo turno, però, qualcosa è andato storto. Al decimo il vantaggio a firma Brahim Diaz dopo la palla intelligente all’indietro di Mendy. Alla mezzora la risposta dei padroni di casa: angolo perfetto di Isco per Cardoso che piega le mani a Courtois e manda le squadre al riposo sul risultato 1-1. Nella ripresa tutt’altra partita e proprio da un’invenzione di Isco è nato il gol. Prima con la palla in profondità per Jesús Rodriguez Caraballo, steso in area da Rudiger. Poi con la freddezza dagli undici metri a battere ancora una volta Cortouis e ad inguaiare i piani del Real.
Isco (Lapresse)
Gol e assist di Isco che portano a cinque il bottino personale in stagione e che complicano la situazione in classifica dei blancos. Dopo la vittoria dell’Atletico Madrid (1-0 al Bilbao) e il poker del Barcellona rifilato alla Real Sociedad, Mbappé è compagni sono scivolati al terzo posto in classifica. Due i punti di distacco dai colchoneros di Simeone, tre quelli dai blaugrana di Flick. Una corsa a tre per il titolo avvincente, condizionata dallo zampino dell’ex Isco, come sempre decisivo ma questa volta a sfavore del Real.
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