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Serie A

Napoli-Inter, la moviola: Dumfries protagonista, c’erano due rigori?

Napoli-Inter, lo scontro diretto per lo Scudetto, ha visto diverse decisioni arbitrali che hanno generato polemiche

Doveri
Daniele Doveri (Lapresse)

Ad oggi, Napoli-Inter era senza dubbio la gara più attesa e importante dell’intero campionato. Con i nerazzurri primi in classifica avanti di un punto sui campani, la sfida del Maradona si attendeva infuocata sotto tutti i punti di vista.

Una vittoria dell’Inter avrebbe portato la squadra di Inzaghi a +4 con gli scontri diretti a favore mentre il successo degli uomini di Conte sarebbe valso il controsorpasso e un netto +2 in classifica. Alla fine non è cambiato niente, anche se mentalmente questo pareggio potrebbe aver giovato maggiormente gli Azzurri.

Antonio Conte

Antonio Conte (LaPresse)

Certo, ai punti il Napoli probabilmente meritava qualcosa in più, ma la realtà di un +4 in classifica per l’Inter a cinque minuti dalla fine. Un’eventuale sconfitta dopo una prestazione simile in casa avrebbe probabilmente tagliato le gambe al Napoli.

Napoli-Inter, la scelta di Doveri: i motivi

Tra i tanti temi di questa partita, c’è sicuramente quello dell’arbitraggio e della moviola. L’AIA ha scelto Daniele Doveri per questa sfida, che quest’anno ha già arbitrato alcuni match delicati come Juventus-Napoli, Napoli-Atalanta, Atalanta-Juventus e Fiorentina-Inter.

C’erano diversi nomi in lizza per dirigere questa partita. Oltre al fischietto di Roma 1, c’erano anche Guida, Mariani e Chiffi, anche se quest’ultimo è stato ben presto escluso per infortunio. Anche Doveri questa stagione ha avuto diversi problemi fisici ed è stata anche tenuto a riposo nello scorso turno di campionato.

L’AIA ha optato per questo “turn over” in modo tale da permettere a Doveri di farsi trovare al top della forma per questa sfida. L’ultimo incontro è stato infatti Udinese-Empoli 3-0 del 16 febbraio 2025. Al VAR è stato scelto Marini con Di Bello assistente VAR e Colombo quarto uomo mentre i guardalinee impiegati sono stati Alassio e Peretti.

La gestione cartellini lascia qualche dubbio

Partiamo con i cartellini di questo Napoli-Inter. Ormai lo abbiamo capito: da tempo l’AIA spinge per assegnare meno sanzioni possibili, in modo tale da non scaldare troppo l’incontro. Infatti questo sfida non ha visto nemmeno un cartellino.

Eppure già al 13esimo c’era un cartellino netto su Rrahmani. Il difensore entra scomposto su Thuram da dietro, Doveri assegna il vantaggio ma decide di non ammonire nemmeno ad azione finito. Le proteste di Lautaro Martinez sono reiterate e aggressive, rischiando anche lui il giallo nonostante la fascia al braccio.

Alla fine Doveri sfrutta questo episodio per far capire di non essere intenzionato ad ammonire, mostrando così il suo metro di giudizio. Come detto, gli unici cartellini arrivano dalla panchina con Inzaghi da una parte e Contini (terzo portiere del Napoli) dall’altra.

Il giallo di Inzaghi nasce dal fatto che il tecnico è palesemente entrato in campo, abbandonando dunque di gran lunga l’area tecnica. Il tecnico nerazzurro rischia anche il rosso poiché nonostante l’ammonizione varie volte invade il terreno di gioco.

Napoli-Inter, contatto McTominay-Dumfries

Al 20esimo c’è il primo vero episodio di moviola di questo Napoli-Inter per quanto riguarda un potenziale calcio di rigore. Contrasto aereo tra McTominay e Dumfries con lo scozzese che entra vigoroso sull’olandese con tanto di gomito abbastanza alto, anche se non volontario.

Un episodio simile ironia della sorte è capitato proprio in quell’area di rigore qualche mese prima, in occasione di Napoli-Lecce: in quel caso Banda frana su Politano, un episodio che a differenza di McTominay-Dumfries non avviene “ad alta quota” sebbene in ogni caso veda il giocatore del Lecce entrare in ritardo.

Fatto sta che dopo un silent check, Doveri decide di non assegnare nessun rigore. A smorzare la polemiche ci pensa il destino poiché sulla punizione nata proprio nell’azione del presunto penalty, Dimarco si inventa un gol meraviglioso. Resta comunque l’errore di Doveri.

Napoli-Inter, tocco di mano di Dumfries

Poco più tardi, al minuto 31 sempre del primo tempo di Napoli-Inter, si lamenta il Maradona: Spinazzola tenta la conclusione da fuori area che impatta sul braccio di Dumfries. Doveri fa subito segno che non è rigore, anche se lì per lì qualche dubbio rimane poiché il braccio dell’olandese è veramente largo.

A salvare Dumfires è il discorso del “volume del corpo“. In sostanza per queste situazioni si considera se un giocatore abbia aumentato lo spazio occupato dal proprio corpo in maniera innaturale quando la posizione delle mani o delle braccia non è giustificata dal movimento.

Dunque se le mani o le braccia sono in una posizione naturale e sopratutto non ampliano lo spazio corporeo in maniera innaturale, allora è giusto non assegnare rigore. In questo caso infatti, in parole povere, se Dumfries non avesse preso il pallone col braccio lo avrebbe perso con lo stomaco dunque regolarmente.

In quale caso sarebbe stato invece rigore per il Napoli? Semplicemente se il braccio fosse stato “fuori” dalla figura del corpo quindi se in caso di mancato tocco il pallone non sarebbe andato a colpire in nessun modo un’altra parte del corpo legale di Dumfries. Decisione corretta, anche se lecito rimanere stupiti senza considerare questa regola.

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