In Spagna lo hanno ribattezzato il Derby d’Europa. Real Madrid e Atlético si sfidano in Champions League per la quinta volta: Mbappé e Vinicius cercheranno di prolungare la striscia vincente contro i Colchoneros, mentre Griezmann e Julián Álvarez proveranno a riscrivere la storia. Simeone è consapevole dell’ottimo momento di forma della sua squadra, mentre Ancelotti sa che la sfida decisiva sarà quella in programma tra una settimana al Wanda Metropolitano.
Insieme al collega di Diario AS, Sergi de Juan, in esclusiva ai nostri microfoni, abbiamo analizzato la stracittadina madrilena di Coppa. Rispetto al passato, è un Atlético diverso, in grado di competere su più fronti. Nonostante la storia gli sorrida, Ancelotti è obbligato a vincere per salvare la panchina. In caso di eliminazione, la Liga diventerà la massima priorità, altrimenti l’esonero potrebbe concretizzarsi al termine della stagione
Giocare il ritorno al Wanda Metropolitano può essere un vantaggio per l’Atlético?
“Assolutamente sì. Il supporto del pubblico può fare la differenza in una gara così equilibrata, soprattutto in una fase decisiva della stagione”.
Simeone in passato è stato spesso accusato di concentrarsi troppo sulla fase difensiva, ma questo Atlético gioca in modo diverso
“Esatto. Ora Simeone rischia di più. Probabilmente è una scelta dettata sia dalle caratteristiche dei giocatori che ha a disposizione, sia dalla consapevolezza che attaccando di più non perde comunque possibilità di vincere. Inoltre, attaccare non significa necessariamente trascurare la difesa”.
Carlo Ancelotti (Real Madrid), Diego Simeone (Atletico Madrid) – Lapresse
L’Atlético Madrid sta impressionando in questa stagione, può vincere la Liga?
“È una squadra più offensiva rispetto al passato, che ha equilibrio e può lottare fino alla fine per il titolo. Sono i grandi favoriti insieme al Barcellona”.
Ancelotti è stato spesso criticato quest’anno, ma quando arrivano le partite decisive sembra non sbagliare mai. Per restare al Real Madrid deve per forza vincere la Champions?
“Ancelotti, in linea di principio, dovrebbe vincere un trofeo importante per restare. Con Mbappé in squadra, il Madrid non può fallire in tutte le competizioni. Gli infortuni hanno condizionato la stagione, ma nonostante tutto la squadra è rimasta competitiva. Se Ancelotti dovesse partire, credo che punterebbero su Xabi Alonso“.
Xabi Alonso, Bayer Leverkusen (Lapresse)
Mbappé, Vinicius, Bellingham: Ancelotti ha finalmente trovato la soluzione?
“A questi tre bisogna aggiungere anche Rodrygo. A Madrid parlano dei “quattro fantastici”. Tuttavia, giocando con quattro giocatori offensivi, la squadra non è sempre equilibrata, perché né Vinicius né Mbappé danno un grande contributo difensivo”.
Real Madrid-Atletico Credit: Lapresse
Chi potrà raccogliere in futuro l’eredità di Modric e Kroos, che tra l’altro non è mai stato realmente sostituito?
“Le scommesse francesi, Tchouaméni e Camavinga, non hanno ancora convinto del tutto, e Valverde ha un profilo diverso. Forse è per questo che piacciono giocatori come Wirtz e Kimmich“.
Florian Wirtz e Amine Adli al Bayer Leverkusen (Lapresse)
Julián Álvarez e Griezmann sono le principali armi di Simeone o c’è altro nella rosa del Cholo?
“Ci sono anche Sorloth e Correa, che rimane sempre un giocatore pericoloso”.
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