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Interviste

“Inter, attenta a Paixao e al De Kuip. Feyenoord, Van Persie ha ricompattato l’ambiente”

Dopo l’impresa col Milan ai playoff, il Feyenoord cerca il bis contro l’altra squadra di Milano. I precedenti non sorridono all’Inter che proverà a confermare lo status di unica italiana in corsa in Champions League

Van Persie (Feyenoord) e Simone Inzaghi (Inter)
Van Persie (Feyenoord) e Simone Inzaghi (Inter) - Lapresse

Dopo un’eccellente prima fase, l’Inter torna protagonista in Champions League. La squadra di Simone Inzaghi farà visita al Feyenoord, capace di sorprendere il Milan ai play-off. Insieme al collega olandese di AD Sportwereld, Mikos Gouka, abbiamo analizzato in esclusiva il confronto del De Kuip, approfondendo il momento di forma delle due squadre, i giocatori chiave e l’arrivo di Robin Van Persie sulla panchina del club di Rotterdam.

Per i tifosi biancorossi sarà una sfida dal sapore speciale, sia per i precedenti positivi contro i nerazzurri, sia per il forte legame emotivo. Da Cruz a De Vrij e Dumfries, esiste un filo rosso che collega la storia del Feyenoord a quella dell’Inter, e che renderà questo incontro ancora più affascinante.

Feyenoord-Inter, l’intervista a Gouka

In cosa il Feyenoord è stato migliore del Milan nel turno precedente di Champions League?

“Il divario tra Feyenoord e Milan non è stato così grande, il che è già un complimento per il club olandese, che non dispone di un budget elevato per acquistare giocatori e ha dovuto affrontare numerosi infortuni. Al De Kuip, Paixão ha fatto la differenza con il suo gol lampo e la sua capacità di mettere in difficoltà, in particolare, Walker“.

Igor Paixao, Feyenoord

Igor Paixao, Feyenoord -Lapresse

“A San Siro, invece, il protagonista in negativo è stato Theo Hernandez, che con due ammonizioni ingenue ha lasciato il Milan in difficoltà, restituendo il controllo al Feyenoord in un ambiente ostile. Per questi livelli, sono i dettagli a fare la differenza, e questa volta sono stati a favore del Feyenoord”.

A cosa dovrà prestare maggiore attenzione l’Inter per non fare la fine del Milan?

“Il Feyenoord è molto forte nel proprio stadio e ha anche il vantaggio del ruolo di underdog. Il pericolo principale è solitamente Igor Paixão, ma anche l’esterno destro Anis Hadj Moussa possiede molte qualità. In Europa, il Feyenoord si esprime come un gruppo compatto, soprattutto nelle sfide più dure. Inoltre, con Robin van Persie alla guida, la squadra sembra ancora più unita con i suoi tifosi”.

Il Feyenoord festeggia con i propri tifosi al De Kuip

Il Feyenoord festeggia con i propri tifosi al De Kuip – Lapresse

Quanto sarà cruciale il fattore De Kuip?

“La partita al De Kuip avrà come obiettivo principale quello di creare una situazione che lasci aperte le possibilità per il ritorno a San Siro. Il Feyenoord sarebbe molto soddisfatto di una vittoria di misura e potrebbe accettare anche un pareggio, per non essere costretto a giocare in modo troppo offensivo a Milano.

L’ultima sfida tra Inter e Feyenoord risale al 2002 in Coppa Uefa. Hai qualche ricordo di quel confronto?

“Sono bei ricordi per il Feyenoord e in questi giorni le immagini di quella sfida sono tornate spesso alla mente. A San Siro, il Feyenoord vinse con un po’ di fortuna grazie a un’autorete di Cordoba. L’Inter aveva giocatori come Seedorf e Ronaldo, che partirono dalla panchina. Probabilmente i nerazzurri pensavano di poter battere il Feyenoord anche a mezzo servizio, ma si sbagliavano. Cúper non sembrava considerare molto pericolosi gli olandesi”.

Hector Cuper, ex allenatore dell'Inter

Hector Cuper, ex allenatore dell’Inter – Lapresse

“Al De Kuip la sfida fu molto emozionante. Quelli furono i mesi dell’esplosione di un giovane Van Persie, oltre ai gol di Van Hooijdonk e Tomasson. Nonostante la presenza di fenomeni come Ronaldo e Seedorf, l’Inter non riuscì a imporsi. Il Feyenoord arrivò fino alla finale e vinse il trofeo nel proprio stadio contro il Borussia Dortmund”.

Uno dei grandi ex della sfida tra Inter e Feyenoord è Julio Cruz. Che ricordo ha lasciato in Olanda?

“Julio Cruz fu un acquisto importante per il Feyenoord, ma all’inizio non riuscì a esprimersi al meglio. Le cose cambiarono con l’arrivo di Leo Beenhakker, che parlava spagnolo e lo aiutò a rendere al massimo. Fu straordinario contro la Juventus al De Kuip. In seguito passò all’Inter, dove si affermò”.

Julio Cruz, doppio ex di Feyenoord-Inter

Julio Cruz, doppio ex di Feyenoord-Inter – Lapresse

“Tuttavia, per il Feyenoord il vero legame con l’Inter è Stefan de Vrij, cresciuto nelle giovanili del club di Rotterdam, arrivato in prima squadra e poi nel calcio italiano. Un altro nome interessante è Denzel Dumfries, nato a Rotterdam ma mai considerato dal Feyenoord, che lo riteneva non abbastanza forte. Questo lo ha spinto a migliorarsi fino a diventare un giocatore di livello internazionale”.

Chi sarà il peggior incubo dell’Inter per la difesa del Feyenoord?

“Senza dubbio Lautaro Martínez. È un giocatore di qualità eccezionale. Barella è ovviamente molto forte e anche Frattesi ha brillato in Italia, specialmente nella fase finale della Nations League contro Spagna e Olanda. Ma Lautaro è di un altro livello: ha segnato anche ai Mondiali di Qatar 2022 contro l’Olanda nella lotteria dei rigori, mostrando la sua personalità e forza fisica, tanto da spostare il portiere Noppert come se fosse un bambino prima di calciare”.

Lautaro Martinez Inter

Lautaro Martinez Inter (Lapresse)

Robin van Persie è un profilo giusto o un azzardo? Può ripetere da allenatore la carriera di alto livello che ha avuto da giocatore?

“Scopriremo presto che tipo di allenatore sarà Van Persie. Da giocatore è stato un fuoriclasse, ma come tecnico ha lavorato solo nelle giovanili del Feyenoord e per otto mesi all’Heerenveen, un club di livello inferiore”.

Van Persie, Feyenoord, Inter

Van Persie, screen YouTube

“Sabato scorso ha dichiarato di non sopportare le perdite di tempo e di sperare che i suoi giocatori evitino questi comportamenti, nemmeno nella sfida contro l’Inter a San Siro. A Rotterdam tutti sperano che possa diventare un grande tecnico, ma ha una sua visione molto chiara e predilige il gioco offensivo. Tuttavia, il Feyenoord ha diverse assenze contro l’Inter, quindi sarà difficile aspettarsi troppo”.

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