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Serie A

Lazio, il recupero sorride: l’arma in più di Baroni è un dato clamoroso

Lazio
Lazio (Lapresse)

“Meglio tardi che mai” verrebbe da dire guardando giocare la Lazio. I numeri dei biancocelesti per quanto riguardano i gol nell’ultimo quarto d’ora sono pazzeschi. È proprio vero che per i biancocelesti, dal 75esimo in poi, inizia un’altra partita dove sembra averne sempre un po’ di più.

Ci sono squadre che invece patiscono parecchio i finali di gara, come ad esempio l’Inter che in campionato ha subito 25 gol e ben 10 di questi sono arrivati dal minuto 76 in poi, come se nel cervello dei nerazzurri da quel momento venisse un blackout. Lì ci sarebbe anche da sottolineare la presenza o meno di Bastoni, ma questa è un’altra storia.

Lazio, sta diventando la zona Baroni

Marco Baroni dopo la clamorosa vittoria a Plzen in nove uomini ha parlato così: “Se non sbaglio oggi, anche se nei numeri bisogna essere più attenti, oggi è il 18’ nell’ultimo quarto d’ora ed è testimonianza della capacità mentale di questa squadra che resta sempre in partita”.

Ad essere precisi, 18 sono i gol nell’ultimo quarto d’ora solamente in campionato. Se ci aggiungiamo le coppe europee e dunque anche la rete bellissima di Isaksen dobbiamo aggiungere l’altra rete del danese contro il Twente, quella al 77esimo di Pedro ad Amsterdam con l’Ajax e naturalmente quella di Isaksen contro il Viktoria Plzen di ieri sera salendo a quota 21.

Esultanza Lazio

Esultanza Lazio (Lapresse)

“Siamo entrati in quattro in area  – spiega Baroni circa l’azione del 2-1 – sono contento per il gol di Isaksen che ha fatto una partita di grande attenzione ma non mi stupisce. È in forte crescita. Ci voleva grandissima reattività, loro lo erano di più ma noi veniamo da una gara dove abbiamo speso l’inverosimile. Ci teniamo questo risultato che è importantissimo”.

Baroni suona la carica: dove può arrivare questa squadra?

Segnare nel finale è doppiamente pesante. Oltre a dare di conseguenza meno tempo all’avversario di recuperare, rischiando spesso di farlo andare in panico, psicologicamente è una forte consapevolezza di restare in gara e togliersi la soddisfazione più grande quando di base dovrebbe alzarsi la tensione.

Le lancette quando gioca la Lazio nei minuti finali sembrano infinite. un effetto che molte squadre hanno provato sulla propria pelle. I biancocelesti affrontano le partite naturalmente senza appoggiarsi a questo dato, poiché un gol nel finale sarebbe inutile se nei 75 minuti precedenti la gara si mette troppo male.

La forza della Lazio infatti non è tanto riuscire a segnare nel finale, ma riuscire a portare la partita dalla propria parte nel tempo e mezzo precedente a disposizione per poi sfruttare una situazione di equilibrio per sferrare il colpo del ko o quantomeno del pareggio. Una dote che molte squadre pagherebbero per avere.

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