Difendere la propria terra: è quello che fa il Lecce ogni domenica. I valori del club sono ancorati a quelli del territorio e si riflettono anche sulla maglia che indossano. E non solo per i colori, ma anche per quello che c’è scritto. Una divisa autoprodotta, che dimostra ancora una volta le forti idee della società.
Lecce tra identità e marketing
Saverio Sticchi Damiani ha spiegato a Radio Serie A qual è la filosofia di pensiero del club legata al futuro, identità e marketing: “La nostra maglia è composta da sponsor che sono tutti del territorio o in larga parte ed è qualcosa che ci riempie di orgoglio. Si tratta di aziende che dobbiamo sempre ringraziare. La nostra idea poggia sempre sul tema dell’appartenenza, abbiamo creato un nostro marchio tecnico, M908, che è presente su tutti i kit sportivi. La sigla richiama l’anno di nascita del club. Tutto questo sta avendo un grande successo, abbiamo numeri interessantissimi di vendita dei nostri prodotti. Il numero di maglie venduto è triplicato”.

Helgason (Credit: Lapresse)
I segreti del Lecce tra scouting e idee
Il Lecce è una società che sa riflettere. Non butta i soldi nel cestino, ma monitoro. Grazie a una grande area scouting e all’occhio di Pantaleo Corvino negli ultimi anni è stata in grado di scovare talenti come Dorgu o Krstovic e garantire alle casse del club grande respiro, con ottime plusvalenze. E la permanenza in Serie A per due anni di fila è solo una conseguenza. Questa è la terza stagione da quando i salentini hanno lasciato la cadetteria e sono in lotta per proseguire il cammino. Dalle parti di Lecce sono passati anche campioni e giocatori più blasonati come Umtiti o Rebic. La società è rispettata e ora per continuare il percorso di crescita deve conquistare solo la salvezza.
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