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Serie A

Problemi di comunicazione, gruppo e dirigenza: Conceiçao-Milan, a Lecce la resa dei conti

Contro il Lecce sarà sfida verità per il Milan di Sergio Conceiçao. Dopo la follia dell’ex portavoce l’obiettivo per il portoghese è la vittoria

Conceicao
Sergio Conceiçao (Lapresse)

Non tutti i mali vengono per nuocere: magari direbbe Sergio Conceiçao. Al culmine dell’ennesima settimana travagliata – in cui di tutto si è parlato benché di campo – sono tanti i dubbi che si stagliano sul momento in casa Milan. Le falsità (a detta del tecnico) fatte trapelare dal suo ex portavoce e l’ira nel pre-gara di Lecce sono la perfetta fotografia di una fase incandescente. Istantanea di un gruppo squadra sfilacciato, che non ha ancora recepito l’impronta del proprio allenatore e di una dirigenza – tra un volo per l’America e un colloquio per un nuovo direttore sportivo – che non riesce a stare al passo della macchina rossonera. 

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Conceiçao, la follia del collaboratore e l’ira in conferenza 

Una realtà che fa rabbrividire al solo pensiero che tutto si sia consumato nel giro di 24-48 ore. Cosa più sconcertate, che sia successo in uno dei club più potenti del calcio globale. Per di più a un allenatore da sempre schivo al chiacchiericcio e alla polemica. E invece, l’ex Porto ha dovuto fare i conti anche con questa novità. Non bastava la crisi di gioco e risultati, il portoghese ha dovuto risolvere anche la grana legata al suo portavoce, Francisco Empis. Ed è stato proprio il portoghese a mettere le cose in chiaro nella conferenza pre-Lecce: “Non ho capito quello che il mio ex collaboratore ha fatto. Non so se per cattiveria o perché è stato pagato da qualcuno”.

Conceiçao Milan

Sergio Conceiçao (Lapresse)

Reazione più che naturale ad un comportamento fuori dalle righe che ha messo in cattiva luce non solo il tecnico, ma anche il club. Secondo la ricostruzione de La Gazzetta dello Sport, infatti, l’ormai ex portavoce di Conceiçao (si è dimesso volontariamente dopo il putiferio) nella giornata di giovedì avrebbe inviato a giornalisti italiani alcuni messaggi relativi all’insoddisfazione dell’allenatore sulla struttura di Milanello, sulla preparazione atletica della squadra e – cosa più grave – sulla mancanza di supporto da parte della dirigenza. Ma non solo, perché su quest’ultimo punto i dettagli svelati da Empis sono stati tanti: l’assenza di una direzione chiara nel progetto tecnico, i tempi lunghi sul mercato, la mancanza di un “poliziotto cattivo” nel rapporto con i giocatori, la poca chiarezza sui compiti. Ciliegina sulla torta: la bordata a Gerry Cardinale, proprietario del club che manca a Milano da molti mesi per motivi mai spiegati pubblicamente.

Ibra-Milan Tapiro

Zlatan Ibrahimovic (Lapresse)

A Lecce sfida verità per tutti

Insomma, dettagli e particolari non di poco conto di cui – a detta del tecnico – il suo ex collaboratore “risponderà nelle sedi legali” opportune. Eloquente il danno d’immagine per il Milan che – adesso – avrebbe anche la “scusa perfetta” per licenziare il proprio tecnico. Non a caso, la sfida contro il Lecce sarà determinante, e decisiva, per il futuro del portoghese sulla panchina rossonera. Al di là dei problemi (nuovi) di comunicazione, Sergio Conceciçao soffre di problemi (vecchi) legati ai risultati. L’eliminazione dalla Champions e la distanza siderale in campionato dalla zona Champions sono fattori non trascurabili. In vista di Lecce l’attenzione in casa Milan sarà più che mai rivolta sul tecnico. Se vince e convince resta, altrimenti potrebbe palesarsi una rivoluzione “soft” prima di una decisamente pesante – con l’arrivo, prima di tutto, di un ds – sul calare della stagione. Tutti sotto accusa: a Lecce sarà sfida verità. Non solo per Conceiçao. 

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