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Serie A

Milan, dall’Inferno al Paradiso: Conceicao, le rimonte possono essere solo un pregio?

Il Milan si dimostra sempre più una squadra che per brillare ha bisogno prima di soffrire: quanto è positivo come aspetto?

Conceicao, Milan-Verona
Sergio Conceiçao, Milan (Lapresse)

All’ora di gioco di Lecce-Milan, i rossoneri erano vicini alla loro quarta sconfitta consecutiva. Dopo i ko contro Torino, Bologna e Lazio, Conceicao era tornato fortemente in discussione e in caso di partita persa anche al Via del Mare, considerando l’eliminazione di Champions League, il portoghese poteva davvero salutare.

Invece è arrivata la vittoria in rimonta l’ennesima di questa stagione, ormai un marchio di fabbrica della stagione rossonera. Con i tre punti recuperati a Lecce, sono undici quelli frutto di rimonte: dai pareggi con Torino, Lazio alle vittorie contro Como, Parma e appunto Lecce.

Milan, altro giro altra rimonta: ma quante sono state?

Andiamo però a vedere nel dettaglio quali e quante sono state le rimonte in campionato. Le ultime tre sono state tutti guidate da Sergio Conceicao mentre le precedenti da Paulo Fonseca:

  • 1a giornata, Milan-Torino 2-2 (0-2): 30’ autogol Thiaw (T), 68’ Zapata (T), 89’ Morata (M), 95’ Okafor (M).
  • 3a giornata, Lazio-Milan 2-2 (2-1): 8’ Pavlovic (M), 62’ Castellanos (L), 66’ Dia (L), 72’ Leao (M).
  • 19a giornata, Como-Milan 1-2 (1-0): 60’ Diao (C), 71’ Theo (M), 76’ Leao (M)
  • 22a giornata, Milan-Parma 3-2 (1-2): 24’ Cancellieri (P), 38’ Pulisic (M), 80’ Delprato (P), 92’ Reijnders (M), 95’ Chukwueze (M)
  • 28a giornata, Lecce-Milan 2-3 (2-0): 7’ e 59′ Krstovic (L), 68’ autogol Gallo (M), 73’ Pulisic su rigore (M), 81’ Pulisic (M)

Impossibile non menzionare le due di Supercoppa. Infatti nelle due gare di questa manifestazione, il Milan è sempre passata in svantaggio salvo poi rimontare e infine vincere il torneo: da 0-1 a 2-1 contro la Juventus in semifinale e soprattutto da 0-2 a 3-2 con l’Inter nel derby in finale.

Quante rimonta: l’analisi mentale e non solo

Sebbene la matematica non sia un’opinione e lo stesso vale per i numeri in classifica. Prendiamo come esempio il Napoli: i campani sono andati sotto in partite dal peso specifico enorme come Atalanta, Juventus e Inter. Poi c’è il Milan che, a parte con la Lazio, ha sempre rimontato con squadre della parte destra della classifica o quasi. Come si possono leggere questi numeri?

Milan-Lazio

Milan-Lazio (Lapresse)

Questo vuol dire che un conto è riuscire a reagire a club di primissimo ordine, un conto è quello di essere obbligati a rialzarsi le maniche contro squadre che, con tutto il dovuto rispetto, non hanno di certo gli stessi obiettivi del Milan. Questo fa tutta la differenza del mondo poiché rimontare l’Atalanta a Bergamo, non è paragonabile a recuperare un Lecce che non vinceva da quattro partite.

Quindi come dobbiamo valutare queste rimonte? Una bella domanda che sarebbe interessante da porre a Conceicao, che come tutti i tifosi può essere felice della reazione ma non di com’è iniziata la partita. Sarebbe infatti mentalmente molto più facile condurre una partita piuttosto che trovarsi in situazione di svantaggio. Una crescita mentale che dovrà curare Conceicao la prossima stagione (o chi per lui).

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