Amaro in bocca: l’impresa sfiorata dal Monza a San Siro contro l’Inter fa più male di altre sconfitte. Una rimonta nerazzurra che ha appiattito un po’ i sogni dei brianzoli per la salvezza. Uno sgambetto di Nesta a Inzaghi che però non ha avuto effetto. O almeno in parte. L’allenatore dei biancorossi non ha spento le speranze. È la guida della squadra e non può abbassare la testa. Certo, la meta del traguardo ancora è molto distante, ma non può soffrire di vertigini. Evitare la retrocessione ora, a dieci giornate dal termine del campionato, è complicato. Forse la percentuale è ancora meno di quel famoso 7% della Salernitana di Nicola. Ma l’ex leggenda del Milan deve farsi coraggio e trasferirlo alla squadra, magari proiettando le grandi imprese del suo collega.
Monza, Nesta crede nell’impresa
Nesta dopo il triplice fischio di San Siro ha subito capito la squadra da percorrere. Zero lacrime o rimpianti, ma solo una grande impresa da provare, giocando sempre come contro l’Inter. “Salvezza? Ci credo fortemente, sennò sarei stato a casa. Se vinciamo facciamo il pullman scoperto a Monza e rimaniamo nella storia. Lo dico tutti i giorni ai ragazzi”. E nella storia l’allenatore ci è rimasto tante volte da giocatore. Ora quella stessa aura sta provando a trasmetterla ai suoi ragazzi. Dieci partite, trenta punti a disposizione. E chissà se nella cronologia YouTube di Izzo e D’Ambrosio non ci siano già le imprese storiche di Davide Nicola.
Monza, guarda Nicola: il miracolo Crotone
Da Crotone a Torino in bicicletta o una visita al Vaticano, le promesse di Nicola in caso di salvezza hanno fatto la storia. E le ha mantenute. Nesta si è limitato a un pullman scoperto, ma forse già dalla prossime giornata contro il Parma potrebbe aumentare il tiro. Sicuramente non ha paura di azzardare, ha affrontato a testa alta Messi a fine carriera, può fare di tutto. La storia dà una mano ai brianzoli. C’è chi allo stesso punto della stagione e con gli stessi punti è riuscito a rimontare. Le dinamiche ora sono diverse, così come le società e i protagonisti. Ma il copione può prendere spunto dalle storie del 2017 e del 2022.

Davide Nicola (Lapresse)
Torniamo indietro allora al miracolo del Crotone: i calabresi alla 29esima giornata avevano conquistato 14 punti, gli stessi che ha ora il Monza, ma con una gara in meno. Le speranze erano poche, nessuno era mai riuscito a salvarsi in quelle condizioni. Poi è arrivato il mese d’oro di aprile che ha ribaltato la storia con la vittoria all’ultima giornata contro la Lazio e la sconfitta dell’Empoli con il Palermo.
L’impresa con la Salernitana
Stesso condottiero e stessa impresa anche con la Salernitana. I granata nel 2021/2022 erano in una condizioni difficile con un presidente da trovare e una squadra quasi “imbarazzata” al suo primo anno in Serie A. Gli arrivi di Iervolino e Sabatini hanno dato il via alla grande rimonta salvezza, puntando ovviamente su Nicola e una campagna acquisti a gennaio di livello. Ederson su tutti.
I granata a inizio aprile erano distanti nove punti dalla zona salvezza. Non si sono mai arresi e hanno dato alla luce una grande cavalcata. Un mix di emozioni e scene epiche come l’esultanza del mister con la scarpa in mano contro la Fiorentina. Scene da film. E poi il lieto fino con l’abbraccio della gente all’ultima giornata. Una sconfitta pesante con l’Udinese, ma non fatele, grazie al pareggio del Cagliari a Venezia. Ora il Monza prende spunto, sperando in un epilogo simile.
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