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Interviste

Giovanni Galli: “Napoli, sei da scudetto. Critiche a Palladino? A Firenze hanno fischiato Prandelli e Ranieri”

Una vita alla Fiorentina, il passato tra le file del Napoli: l’ex portiere della Nazionale Giovanni Galli presenta in esclusiva la sfida del Maradona tra la squadra di Conte e quella di Palladino.

Giovanni Galli
Giovanni Galli, ex portiere di Fiorentina, Milan, Napoli, Torino, Parma, Lucchese e della Nazionale - Lapresse

“Sono arrivato alla Fiorentina che avevo 14 anni e sono andato via che ne avevo 28. La Fiorentina mi ha accolto, mi ha cresciuto, come uomo, come persona, è stata una famiglia per me, una seconda famiglia”. Un legame di sangue con i colori viola per Giovanni Galli, intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per presentare la sfida di campionato tra i gigliati e il Napoli (calcio d’inizio al Maradona alle 15:00).

Ai piedi del Vesuvio, l’ex portiere di Milan, Parma, Torino, Lucchese e della Nazionale, ha vissuto tre stagioni (1990-1993): “Ero arrivato con tante aspettative, perché dopo aver vinto due Coppe dei Campioni con il Milan c’era l’opportunità di disputarne un’altra col Napoli. Partimmo molto bene, poi ci furono gravi problemi. Diego (Maradona, ndr), purtroppo, dopo sei mesi fu trovato positivo al doping, quindi fu una stagione di alti e bassi. Vincemmo la Supercoppa all’inizio (1990), poi nulla di eccezionale. Il secondo anno facemmo un bellissimo campionato, l’ultimo invece ci furono una serie di cambiamenti, culminati con l’addio di Ranieri e l’arrivo di Bianchi, ottenemmo una salvezza tranquilla, niente di straordinario”.

Ha giocato tante volte questa sfida. Qual è il primo ricordo che le viene in mente pensando a Napoli-Fiorentina? 

“Mi ricordo una vittoria con un gol di Antognoni l’anno in cui arrivammo secondi in classifica con la Fiorentina (1981-1982). Non era così normale per la Fiorentina vincere 1-0 al San Paolo con un gol bellissimo di Antognoni. Ci furono anche un paio di parate straordinarie di Castellini. Ricordo che la televisione mi riprese mentre applaudivo il “Giaguaro“, che aveva compiuto uno dei suoi soliti miracoli, come sempre quando giocava al Napoli”.

Napoli reduce dal pari con l’Inter, Fiorentina reduce dalla sconfitta in Conference League. Che partita si aspetta?

“Nell’ultimo periodo l’unico squillo positivo è stata la vittoria col Lecce della scorsa settimana. Contro il Panathinaikos ci aspettavamo continuità, invece è arrivata un’altra sconfitta. Non è certamente un momento brillante, anche se la Fiorentina contro le squadre forti ha sempre dimostrato il suo valore. Ha avuto più difficoltà contro le squadre meno blasonate, quelle della parte destra della classifica, mentre con le grandi ha sempre giocato alla pari”.

Fiorentina-Napoli 0-3, gara d'andata (Serie A 2024-2025)

Fiorentina-Napoli 0-3, gara d’andata (Serie A 2024-2025 – Lapresse)

Non mi meraviglierei se la Fiorentina facesse una bella partita a Napoli domenica, anche se il Napoli ha avuto un’intera settimana per prepararla, mentre la Fiorentina ha dovuto affrontare una trasferta in Grecia e digerire una sconfitta e dopo una sconfitta non si torna mai contenti o felici.

Il peso della partita è tutto sulle spalle del Napoli. L’unica gara che la Fiorentina ha sbagliato contro una big è stata proprio all’andata contro il Napoli, perdendo 3-0. Con le altre ha sempre fatto bene”.

Come spiega le critiche a Palladino, nonostante abbia fatto vedere tante cose positive?

“Le critiche arrivano perché Firenze è una piazza ambiziosa, una piazza che conosce il calcio. Hanno fischiato Prandelli, Italiano, Ranieri… Se qualche volta fischiano Palladino, non gli tolgono di certo la corona. Il problema è che i risultati non stanno arrivando, ma soprattutto manca il gioco della squadra. È logico che qui partano le critiche. Ci sarà sempre chi è dalla parte dell’allenatore e chi è contro. E poi a Firenze è sempre stata così, un tempo c’erano guelfi e ghibellini, le fazioni fanno parte della tradizione”.

Palladino Fiorentina

Palladino (Lapresse)

Il Napoli, ultimamente ha rallentato; ci sono stati gli infortuni, ha perso Kvaratskhelia nel mercato di gennaio. Resta un passo indietro rispetto all’Inter per lo scudetto?

“Il pareggio per 1-1 lo vedo più a vantaggio del Napoli che dell’Inter, perché è vero che è un’occasione persa, ma l’Inter adesso ha due partite di grande livello, una già giocata e un’altra da affrontare, oltre al doppio derby in Coppa Italia. Conte dice che preparare una partita a settimana è diverso da prepararne due, di cui una in trasferta. Questo vale anche per l’Inter“.

“Credo che il Napoli abbia una squadra forte. Mi dispiace abbia perso Neres, quello sì. Kvara non era il valore aggiunto, secondo me lo è stato Neres nelle partite che ha giocato. Mercato? Un allenatore chiede sempre qualcosa in più, ma per me il Napoli ha il centrocampo più forte d’Italia.

Napoli-Inter

Inter-Napoli (Lapresse)

“Chi ha giocatori come Lobotka, Anguissa, McTominay? Abbiamo visto Gilmour che mi sembra un buonissimo giocatore, Billing, che risponde sempre presente quando viene chiamato in causa. Il centrocampo del Napoli è tanta roba rispetto agli altri. La difesa è solida quando la squadra riesce a creare occasioni da gol. Basta vedere la partita con l’Inter: il Napoli ha avuto tante occasioni, poi non è riuscito a segnare, ma le occasioni c’erano. Credo che l’Inter sia la squadra da battere, ma per me il Napoli resta la favorita“.

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