Il Barcellona torna in campo contro il Benfica nel match di ritorno degli ottavi di Champions League. I blaugrana sono rimasti a riposo nello scorso weekend, a causa della scomparsa improvvisa di Carles Minarro Garcia, membro dello staff medico della squadra catalana, di conseguenza la sfida con l’Osasuna è stata rinviata.
In virtù della sconfitta dell’Atletico Madrid, nel derby madrileno col Getafe, il Barça ha conservato la vetta della classifica e nel confronto europeo contro i lusitani cercherà di dar continuità ad un periodo della stagione molto positivo.
Insieme alla collega spagnola di Diario Sport, Marta Fernandez, abbiamo ripercorso quella che è stata fin qui l’annata di Lewandowski e compagni, il polacco insieme a Raphinha sta segnando a grappoli, ma in generale è tutto l’ambiente che gode di un’aura diversa da quando Flick siede sulla panchina azulgrana.

Flick Barcellona (Lapresse)
Rispetto agli anni precedenti, mi riferisco al periodo con Xavi, si respira un’aria nuova a Barcellona. È vero?
“Assolutamente sì. Questo Barça è molto diverso rispetto a quello di Xavi, pur riconoscendo il merito dell’allenatore catalano che ha vinto una Liga. Tuttavia, è innegabile che questa squadra abbia ritrovato nuova energia, basta guardare alcuni nomi chiave come Pedri, Lewandowski e Raphinha. Questi tre hanno ritrovato la loro migliore versione in questa stagione e, insieme a Lamine, sono diventati imprescindibili per il Barcelona“.

Esultanza Barcellona – Lapresse
“Ma la cosa più importante è che i tifosi hanno ritrovato entusiasmo, perché questa squadra, piena di giovani talenti, può davvero vincere molti titoli quest’anno. Inoltre, la rosa è ricca di canterani che sentono il peso e il valore dello stemma che indossano”.
Cosa ha portato in più Flick a questa squadra?
“Più volte i giocatori – e lo stesso Flick – hanno sottolineato come lo spogliatoio sia una vera e propria famiglia. Credo che questa sia una delle chiavi del successo di questa stagione. Ma, soprattutto, come ho detto prima, stiamo vedendo una squadra che, insieme al Liverpool, sta mostrando uno dei migliori giochi in Europa. Ho perso il conto di quante “manite” ha segnato quest’anno e, contro il Real Madrid, sia in Liga che nella finale di Supercoppa, è stato un autentico spettacolo. Il Barça sta ritrovando la sua identità, e il merito è tutto di Flick“.

Esultanza Barcellona (Lapresse)
La vittoria contro il Benfica dimostra che il Barcellona vince quando gioca bene, ma ha anche imparato a soffrire?
“Esattamente. Lo abbiamo visto anche nella fase a gironi di Champions, a Lisbona contro il Benfica, e più recentemente in Coppa contro l’Atlético Madrid, quando in due minuti ha rimontato da 0-2. È vero che poi i rojiblancos hanno pareggiato nei minuti finali (4-4), ma ormai questa squadra dà la sensazione di poter ribaltare qualsiasi partita e contro qualsiasi avversario. Tornando alla Champions, a Lisbona, anche in dieci uomini, il Barça avrebbe potuto segnare ancora. L’eliminatoria è ancora aperta, ma il Barça resta il favorito per i quarti”.
Szczesny non aveva iniziato bene, ma contro il Benfica ha fatto una partita straordinaria…
“Sta diventando un giocatore chiave. A Lisbona è stato senza dubbio il migliore in campo, dimostrando grande sicurezza. Ora è chiaro perché il club ha deciso di puntare su di lui, nonostante fosse fermo a Marbella. Ovviamente, dopo tanto tempo senza giocare, ha avuto difficoltà a ritrovare il ritmo e la titolarità, ma già dalla Supercoppa di Spagna si intuiva che sarebbe stato lui il portiere titolare, e non Iñaki Peña. Inoltre, Hansi Flick ha sempre ribadito di avere piena fiducia nel portiere polacco”.
Quale sarà il principale pericolo del Barcellona nella gara di ritorno contro il Benfica?
“Senza dubbio l’attacco. Se il trio offensivo – Raphinha, Lamine e Lewandowski – sarà in forma, il Barça potrà chiudere la qualificazione rapidamente. Tuttavia, non bisogna sottovalutare il Benfica, perché nel calcio tutto può succedere. Il Barça dovrà entrare in campo al 100% e cercare di segnare subito per controllare la partita”.

Camp Nou, Barcellona – Lapresse
Quando tornerà il Barcellona al Camp Nou? A che punto sono i lavori?
“Al momento tutto fa pensare che il Barça non giocherà nel nuovo Camp Nou in questa stagione. I lavori stanno proseguendo, ma il ritorno allo stadio avverrà solo nella prossima stagione”.

Ancelotti (Real Madrid), Simeone (Atletico Madrid), Flick (Barcellona) © Lapresse
Real Madrid e Atlético Madrid: chi saranno i principali rivali del Barcellona in Liga?
“Sia il Real Madrid che l’Atlético Madrid lotteranno con il Barça per il titolo fino alle ultime giornate. Tuttavia, la squadra che verrà eliminata dalla Champions avrà un vantaggio, perché avrà meno partite da giocare. Bisognerà vedere anche quale sarà l’impatto psicologico dell’eliminazione sulla squadra che uscirà dalla competizione. L’aspetto mentale sarà determinante”.

Esultanza Raphinha, Barcellona (Lapresse)
Il Barcellona ha avuto grandi campioni nella sua storia: quale coppia d’attacco ricordano Raphinha e Lewandowski?
“A dire il vero, non mi ricordano nessuna coppia in particolare. Il Barça sta avendo numeri eccellenti in attacco quest’anno, ma confrontare questi giocatori con Messi, Neymar e Luis Suárez sarebbe esagerato. Questa è senza dubbio la miglior stagione di Lewandowski al Barça, ma con Raphinha bisogna aspettare e vedere se riuscirà a mantenere questa continuità anche nella prossima stagione. Detto ciò, il brasiliano sta giocando a un livello stratosferico“.
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