Old Trafford, Camp Nou e San Siro: cosa avranno mai in comune tre degli stadi più belli – e iconici – d’Europa? Di sicuro la storia, da qui sono passati e si sono affermati decine di talenti del calcio mondiale. I record e i trofei sollevati da squadre, tecnici e calciatori. Ma anche lo stesso destino: il disarmo o, in alcuni casi, la demolizione. Secoli di traguardi che potrebbero finire nel dimenticatoio o, peggio, sotto le macerie (come nel caso dell’impianto spagnolo) generate dalla potenza di qualche braccio meccanico o da qualche chilo di esplosivo.
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Un nuovo “Old Trafford” accanto al vecchio impianto
Una questione di vecchia data ma che nella giornata di ieri, martedì 11 marzo, è tornata in voga. “Colpa” dell’annuncio del comproprietario dello United Sir Jim Ratcliffe che ha confermato la volontà di regalare alla città un nuovo impianto sportivo. Uno stadio nuovo e futuristico da 100mila posti che, a detta dell’azionista di riferimento dei Red Devils, diventerà “quello che la Tour Eiffell è per Parigi”. Un luogo simbolo, come lo è il vero Old Trafford, casa del club dal 1910 che non dovrebbe essere demolito. Secondo il comunicato ufficiale, il nuovo stadio sarà costruito proprio accanto all’impianto secolare per “preservarne lo spirito”.
Cinque, se non sette anni di lavoro per un indotto da oltre 2 miliardi di euro che lo United intende finanziare senza l’aiuto del governo. Tanti (oltre 90mila) i posti di lavoro che verrebbero generati per un impianto decisamente nuovo e, per certi versi, molto lontano dallo stile inglese. Lo studio di architettura Forest e Partners incaricato del progetto, ha pensato a un impianto semi coperto dalla forma vagamente riconducibile a un tridente (simbolo del club): tre piloni da 200 mentre per sostenere la copertura di campo, tribune e della zona circostanze. “Il nostro stadio attuale ci ha servito bene per 115 anni, ma non regge più il confronto coi migliori impianti del mondo”, ha detto Ratcliffe. “Costruendo il nuovo stadio accanto a quello vecchio saremo in grado di preservare l’essenza di Old Trafford mentre costruiamo un nuovo impianto all’avanguardia che trasformerà il modo in cui i tifosi vivono il calcio”.
Camp Nou, Wanda Metropolitano e… Santiago Bernabeu: la triade spagnola
È stato invece raso quasi completamente al suolo (escluse le fondamenta) e ricostruito da zero (ma ben lontano dall’ultimazione) il Camp Nou. Dal 2023 il Barcellona ha traslocato al Montjuic per permettere la realizzazione di un progetto colossale: 105mila posti a sedere, tutti coperti, per un indotto che ha già superato – visti anche i ritardi nelle scadenze – la soglia iniziale di 1,5 miliardi di euro. Secondo le ultime stime, l’impianto dovrebbe essere pronto per fine anno, diventando così il terzo più innovativo di Spagna dopo il Wanda Metropolitano (che ha sostituto il Vicente Calderon demolito nel 2020) e il restyling del Santiago Bernabeu.
L’incognita San Siro
E San Siro? Negli ultimi anni le idee sono state pressoché simili a quelle di Old Trafford e del Camp Nou. La prima (la più dibattuta): demolire il Meazza e costruire un nuovo stadio. La seconda: costruire un nuovo impianto cittadino, accanto al “vecchio” San Siro. Delle due l’una, anche se nelle ultime ore si starebbe profilando una terza via. Nelle scorse ore Inter e Milan hanno depositato al Comune di Milan il documento di fattività progettuale per la realizzazione del nuovo stadio. Oltre 300 pagine per illustrare i passaggi fondamentali che porterebbero all’acquisizione da parte dei due club dello stadio e delle aree limitrofe. Secondo La Gazzetta dello Sport, nel documento i due club avrebbero espresso la volontà di realizzare “uno stadio all’avanguardia, inserito in un progetto di rigenerazione urbana”.

San Siro (LaPresse)
Per i rendering bisognerà attendere ma la certezza è che il nuovo San Siro sorgerà accanto al “vecchio Meazza”. O meglio, a quel che resterà del vecchio impianto milanese: una parte della Curva Sud, la torre e una parte della tribuna arancio. “Sarà uno stadio bellissimo. Moderno, sostenibile ma anche sicuro e accessibile, ideale per tutti, famiglie e bambini”, ha detto il presidente del Milan Paolo Scaroni all’Ansa. Gli ha fatto eco il corrispettivo nerazzurro Giuseppe Marotta: “Ristrutturare San Siro? No, ci sarà uno stadio nuovo che sia un po’ nel rispetto dei target degli stadi moderni”. Il nuovo che avanza, il vecchio che viene dimenticato o smantellato: Old Trafford, Camp Nou e San Siro… quanti ricordi.
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