Tra le cessioni più dolorose, soprattutto col senno di poi, del mercato estivo svolto dalla Juventus c’è senza dubbio Dean Huijsen. Prodotto del vivaio bianconero, il giovane difensore si era messo in luce prima con la Primavera e poi con la Next Gen, guadagnandosi l’esordio in prima squadra agli ordini di Massimiliano Allegri. Chiuso dagli elementi più esperti, nel gennaio 2024 era arrivato il prestito alla Roma, con sei mesi tra luci e ombre e la voglia di tornare a Torino per giocarsi le sue chance.
Possibilità che la Juventus, nelle persone di Cristiano Giuntoli e Thiago Motta, non gli ha mai concesso. Il centrale è finito sul banco dei sacrificati per questioni di bilancio, approdando al Bournemouth alla fine del mese di luglio in cambio di 15,2 milioni di euro più 3 di bonus. Un addio alla Juve che Huijsen non ha mai digerito, nonostante oggi, alla sua prima stagione in Premier League, sia ormai uno dei punti fermi della sua squadra, tanto da essere finito sotto i riflettori di molte big europee, dal Real Madrid al Bayern Monaco.

Giuntoli e Motta, Juventus (Lapresse)
Huijsen-Juve, un addio doloroso: le parole del difensore
Nel corso di una lunga intervista rilasciata al quotidiano spagnolo Marca, Huijsen è tornato a parlare del suo addio alla Juventus. Spendendo parole che lasciano trasparire chiaramente una certa amarezza per una separazione che il difensore non avrebbe voluto. O, quantomeno, non con la modalità attraverso la quale è poi andata in porto.
“Trattato male dalla Juve? Forse. Sono andato in prestito alla Roma, sono tornato e capisco che volessero vendermi o fare qualsiasi cosa di cui il club avesse bisogno la scorsa estate, ma sono arrivato il primo giorno dopo la pausa estiva e mi hanno detto che dovevo andare, ma che non mi avrebbero costretto. E poi sì, mi hanno costretto, mi hanno fatto allenare da solo e cose del genere. È stato un po’ brutto, anche perché ero lì da tre anni, dall’Under 17, e volevo solo provare a giocare con la prima squadra della Juve. La verità è che a volte il calcio è duro. Ero un po’ triste, turbato… Ma è quello che è, è quello che è. Se pensassero che sono una buona prospettiva per una vendita, allora lo accetterei”.
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