Fabregas in Serie A sta vivendo un Master. Sta gettando le basi per diventare un grande allenatore, partendo da un obiettivo sempre molto complicato: la salvezza. E sta cercando di raggiungerla con un piano ben preciso: “Voglio perdere con le mie idee” ha detto. Al momento il Como è abbastanza sereno e si è tolto anche delle soddisfazioni contro le big, come con il Napoli o la Fiorentina. Successo che ha sfiorato anche nel match d’andata contro il Milan prima di un rocambolesco finale. E ora Cesc è pronto a incontrare nuovamente i rossoneri. E pensare che il tecnico avrebbe potuto respirare da tempo l’aria di San Siro.
Fabregas e il retroscena Milan
“Sono stato molto vicino al Milan in passato, in particolare nel 2016“– ha detto Fabregas nella conferenza di presentazione prima dell’inizio della stagione. Al Chelsea era appena arrivato Antonio Conte per ricostruire dopo una stagione fallimentare. Un cambio di mentalità che avrebbe poi convinto il centrocampista a dimostrare il suo valore con i Blues. E ha fatto decisamente bene: 7 gol, 15 assist e la Premier League vinta. Al contrario i rossoneri in quella stagione, con Montella in panchina, non se la sono passata molto bene: sesti in campionato e una Supercoppa vinta per allargare la bacheca. Chissà come sarebbe andata se Cesc avesse fatto le valigie. E ora la storia sembra ripetersi, ma con un copione leggermente diverso.

Cesc Fabregas, Como (© Lapresse)
Milan e la tentazione Cesc
Ogni squadra ha il suo DNA e modo di vincere. Il Milan negli anni d’oro ha alzato trofei importanti e ha lasciato ricordi indelebili grazie a un’idea di gioco ben precisa e calciatori di alto livello tecnico. Conceicao non sta convincendo molto e la dirigenza potrebbe pensare anche a un ulteriore cambio in panchina in estate. E il nome di Fabregas si starebbe incominciando a muovere tra i corridoi di Milanello. L’allenatore del Como ha però più volte ribadito di trovarsi bene con i lariani e continuare a macinare esperienza prima del grande salto: “Voglio rimanere, qui mi sento a casa“, ha detto più volte. Ora lo spagnolo si incrocerà di nuovo contro il Diavolo e chissà se il palcoscenico di San Siro gli farà cambiare idea.
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