Dopo il Boxing-Day (il 26 dicembre, ndr) la Serie A ha spalancato le porte ad un’altra novità inedita. Per la prima volta a distanza di quasi 50 anni si giocherà nel giorno di Pasqua. Bologna-Inter, Milan-Atalanta ed Empoli-Venezia (sfide valevoli per la 33esima giornata di campionato) saranno disputate nel pomeriggio del 20 aprile. Ore 15:00 al Castellani, alle 18:00 al Dall’Ara, alle 20:45 a San Siro. Una scelta inusuale, quella della Lega Serie A, che nel pomeriggio ha sciolto le riserve ufficializzando la decisione.
E a dirla tutta, non è stata una decisione semplice. Storicamente, la Serie A non è mai scesa in campo nel giorno della santa Pasqua. L’ultimo precedente risale a 47 anni fa, al lontano 1978 quando la Lega Serie A decise di mandare in campo, in contemporanea, le 20 squadre del campionato italiano. Non mancano però dei casi isolati: Perugia-Inter 2-3 del 2004 e Reggina-Udinese 0-2 del 2009 furono disputate proprio nel giorno di Pasqua. Non senza qualche critica.
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Perché la Serie A non gioca (quasi) mai nel giorno di Pasqua?
A differenza degli altri campionati in giro per l’Europa, infatti, la Lega Serie A ha (quasi) sempre evitato di disputare partite nel giorno di Pasqua. Il motivo? Una tradizione legata alla religione, naturalmente. In passato, quando venne deciso di giocare in tale giornata le potreste del mondo ecclesiastico furono durissime.
In occasione di Perugia-Inter del 2004, ad esempio, la partita non fu trasmessa in diretta radio su Umbria radio. “Pur sapendo di rinunciare ad un elevato numero di ascoltatori abbiamo preso questa decisione con serenità”, spiegò ai tempi la direzione dell’emittente. Più duro il commento dell’arcivescovo di Firenze, cardinale Ennio Antonelli: “Il Dio pallone ha il sopravvento su qualsiasi festa religiosa”.
Commenti critici che accompagnarono anche il pre e post Reggina-Udinese del 2009. “Giocare a Pasqua distrae la gente da quelli che sono i doversi del buon cristiano”, dichiarò monsignor Giorgio Constantino. Parole cui fecero eco a quelle di don Giovanni Zampaglione: “Non è giusto che il giorno di Pasqua si giochi una partita mentre il mondo cristiano ricorda in modo particolare la resurrezione di Cristo”. Chissà se lo stesso si verificherà anche questa volta. Intanto, anche la Serie A si informa agli altri campionati. Come Premier, Liga, Bundesliga e Ligue 1 si giocherà nel giorno di Pasqua.
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