Da quando Sergio Conceicao è subentrato alla guida del Milan, una delle caratteristiche più evidenti della sua squadra è la capacità di rimontare i risultati, anche quando la partita sembra ormai compromessa. Con ben sei vittorie ottenute in rimonta dal mese di dicembre, il Milan ha dimostrato una grande determinazione e una mentalità di squadra che non si arrende mai.
Questo aspetto non può che essere visto come un segno positivo, che evidenzia la forza mentale dei giocatori e la capacità del tecnico di motivarli anche nei momenti di difficoltà. Tuttavia, questo dato può anche sollevare una domanda: quanto è salutare per una squadra dover recuperare continuamente da situazioni di svantaggio?
Forse, il fatto di dover rincorrere il risultato più volte potrebbe nascondere delle problematiche legate all’approccio iniziale della squadra, che a volte appare troppo timorosa o poco reattiva nei primi minuti di gioco.
Milan, altro giro altra rimonta: ma quante sono state?
Andiamo però a vedere nel dettaglio quali e quante sono state le rimonte in campionato. Le ultime quattro sono state tutti guidate da Sergio Conceicao mentre le precedenti da Paulo Fonseca:
- 1a giornata, Milan-Torino 2-2 (0-2): 30’ autogol Thiaw (T), 68’ Zapata (T), 89’ Morata (M), 95’ Okafor (M).
- 3a giornata, Lazio-Milan 2-2 (2-1): 8’ Pavlovic (M), 62’ Castellanos (L), 66’ Dia (L), 72’ Leao (M).
- 19a giornata, Como-Milan 1-2 (1-0): 60’ Diao (C), 71’ Theo (M), 76’ Leao (M)
- 22a giornata, Milan-Parma 3-2 (1-2): 24’ Cancellieri (P), 38’ Pulisic (M), 80’ Delprato (P), 92’ Reijnders (M), 95’ Chukwueze (M)
- 28a giornata, Lecce-Milan 2-3 (2-0): 7’ e 59′ Krstovic (L), 68’ autogol Gallo (M), 73’ Pulisic su rigore (M), 81’ Pulisic (M)
- 29a giornata Milan-Como 2-1 (0-1): 33′ Da Cunha (C), 53′ Pulisic (M), 75′ Reijnders (M)
Impossibile non menzionare le due di Supercoppa. Infatti nelle due gare di questa manifestazione, il Milan è sempre passata in svantaggio salvo poi rimontare e infine vincere il torneo: da 0-1 a 2-1 contro la Juventus in semifinale e soprattutto da 0-2 a 3-2 con l’Inter nel derby in finale.
Quante rimonta: l’analisi mentale e non solo
Sebbene la matematica non sia un’opinione e lo stesso vale per i numeri in classifica. Prendiamo come esempio il Napoli: i campani sono andati sotto in partite dal peso specifico enorme come Atalanta, Juventus e Inter. Poi c’è il Milan che, a parte con la Lazio, ha sempre rimontato con squadre della parte destra della classifica o quasi. Come si possono leggere questi numeri?

Milan-Lazio (Lapresse)
Questo vuol dire che un conto è riuscire a reagire a club di primissimo ordine, un conto è quello di essere obbligati a rialzarsi le maniche contro squadre che, con tutto il dovuto rispetto, non hanno di certo gli stessi obiettivi del Milan. Questo fa tutta la differenza del mondo poiché rimontare l’Atalanta a Bergamo, non è paragonabile a recuperare un Lecce che non vinceva da quattro partite.
Quindi come dobbiamo valutare queste rimonte? Una bella domanda che sarebbe interessante da porre a Conceicao, che come tutti i tifosi può essere felice della reazione ma non di com’è iniziata la partita. Sarebbe infatti mentalmente molto più facile condurre una partita piuttosto che trovarsi in situazione di svantaggio. Una crescita mentale che dovrà curare Conceicao la prossima stagione (o chi per lui).
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