Una lotta all’ultimo punto. Questa sembra essere la corsa alla salvezza in Serie A, con sette squadre pronte a darsi battaglia per rimanere nella massima serie. La sfida di oggi sembra essere l’ultima spiaggia per il Monza, fanalino di coda con una distanza corposa dalla zona salvezza. Quartultimo posto occupato dall’avversario odierno dei brianzoli ovvero il Parma, a quota 24 punti. Con l’arrivo di Chivu i ducali hanno collezionato 4 punti in tre gare, pareggiando nell’ultimo turno contro il Torino allo stadio “Tardini”. Per parlare di questa partita noi di OA Calcio abbiamo intervistato il doppio Antonino Barillà. Il centrocampista classe 1988, con più di 40o presenze tra Serie A e B, due stagioni fa decise di tornare alla Reggina, squadra di cui è capitano. Queste le sue parole.
Barillà, Monza e la salvezza possibile
É arrivato a Monza nel 2020, in un contesto non semplice considerando l’emergenza Covid…
“La mia esperienza in biancorosso è stata molto bella. Mi hanno accolto molto bene, trovandomi a mio agio anche con l’ambiente. Quell’anno putroppo abbiamo lottato fino alla fine per la promozione in Serie A, salvo poi essere eliminati ai playoff. Un grande peccato”.
I brianzoli attualmente occupano l’ultimo posto in classifica, a quota 14 punti. Dall’esterno, si è dato una spiegazione di questa stagione difficile?
“Alla vigilia di questa stagione è stata costruita una squadra competitiva, che puntava a migliorare quanto di buono fatto lo scorso anno. Ogni campionato purtroppo ha una storia a sè e oggettivamente ci sono partite in cui non meritava di perdere. La vittoria può dare al contrario grande autostima e quest’anno purtroppo ci sono stati diversi incidenti di percorso”.

Esultanza Monza contro l’Inter. Credit: Lapresse
Nonostante i dieci punti di distanza dal quartultimo posto, i brianzoli avranno ben quattro scontri diretta di fila…
“Il Monza può ancora aspirare alla salvezza. In tal senso, la corsa alla permanenza in Serie A è ancora aperta. Spero che i biancorossi riescano a trovare la quadra per centrare questo obiettivo”.
Quanto sta pesando l’addio della scorsa estate di Palladino?
“Palladino è senza dubbio un allenatore importante, come lo è secondo me anche Nesta. Purtroppo ci sono annate ricche di difficoltà e sfortunate. Adesso i brianzoli dovranno cercare di ridurre il margine d’errore per provare a risalire la classifica. Il problema non è stato nè l’addio dell’attuale allenatore della Fiorentina nè attualmente Nesta”.
Parma, scelta Chivu e il confronto con il Monza
Ha vestito la maglia del Parma dal 2017 al 2020, ottenendo anche una promozione in massima serie…
“I ducali sono stati la parentesi più bella della mia carriera. Oltre ad aver vinto il campionato di Serie B, ho vissuto due anni di Serie A da protagonista. Parma è la mia seconda casa. Lì ho dato tutto e ho avuto la fortuna di conoscere persone fantastiche”.

Barilla ai tempi del Parma. Credit: Lapresse
Secondo lei, in questa stagione sta pagando il fatto di avere tanti giovani in rosa?
“Se l’anno scorso questa politica ha portato i suoi frutti, in questa stagione stanno riscontrando diverse difficoltà. Una cosa è certa: lotteranno fino alla fine per allontanarsi dalla zona retrocessione”.
A proposito di linea verde, in panchina da poche settimane è arrivate Chivu, alla prima esperienza da allenatore in massima serie…
“É stata una scelta che personalmente non mi ha sorpreso. Il Parma punta sui giovani per farli crescere, facendoli esprimere al meglio. Questo vale sia per i calciatori che in questo caso anche per l’allenatore. In tal senso, sia i ducali che il Monza hanno una mentalità molto simile. Anche i biancorossi nel 2022 promossero Palladino dalla Primavera alla prima squadra, sebbene non avesse mai ancora allenato nel calcio dei grandi”.
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