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Celtic-Rangers, il derby dell’Old Firm è una “guerra” di religione: come è nata

Il derby dell’Old Firm tra Celtic-Rangers è tra i più antichi e storici. Una rivalità nata con la religione: il pallone tra le ideologie

Celtic-Rangers
Rangers' Maurice Edu (centre) scores the winning goal during the Clydesdale Bank Premier League match at Ibrox Stadium, Glasgow.

Il calcio è una fede, non solo un gioco, forse è la frase più utilizzata in tutto il mondo. Una passione che spinge i tifosi a cambiare il proprio umore in base ai risultati della domenica. Ma il derby dell’Old Firm va oltre con Celtic e Rangers protagonisti di una vera e propria battaglia ideologica e di religione. Un credo che negli anni si è riflesso in campo e che porta le radici storiche del secolo scorso e che hanno reso questa partita, la rivalità più antica di questo sport.

Celtic-Rangers, dalla religione al campo

In Scottish Premiership emergono queste due squadre, che negli anni si sono divise la gloria. Ma la loro rivalità nasce da lontano. E non è una frase fatta. Bisogna tornare indietro al XVI secolo, con la Riforma che sancisce il protestantesimo come religione ufficiale della Scozia, che fino ad allora era stato un paese cattolico. Il conflitto si intensifica nel XX secolo, quando migliaia di immigrati cattolici irlandesi si stabiliscono nella nazione, in particolare a Glasgow, che all’epoca è il cuore industriale del paese. Da quel momento in poi, le tensioni religiose e sociali sfociano in continui scontri e disordini che segnano profondamente il nord del Regno Unito.

Glasgow e il “muro del calcio”

Cosa c’entra tutto questo con il calcio? Basta immergersi nel mondo di Glasgow e nei suoi tifosi per capirlo. Non ci sono mezze misure: o sei del Celtic o dei Rangers. Una divisione talmente netta che sulla carta d’identità alla voce “segni particolari” è presente anche il tifo. E quasi mai è una scelta: ci sono valori che si tramandano nelle famiglie e che si trasmettono le varie generazioni. Quasi come quei gruppi Facebook “Sei di quel posto se…”, ma con un valore spirituale molto più alto. Certo sui social non si rischiano risse o colpi proibiti. Negli anni si sono visti attacchi feroci, ammorbiditi poi dalla riforma Thatcher. Ma come è iniziata la rivalità tra queste due squadre?

Stewards remove streamers from the pitch

Come è iniziata la rivalità religiosa

Il football si inserisce in questa lunga e radicata rivalità nel 1872, quando i fratelli Peter e Moses McNeil, insieme a William McBeath e Peter Campbell, decidono di fondare una squadra di calcio, o meglio, di football, che stava iniziando a diffondersi nelle strette vie della città. E scelgono di chiamarla Rangers, prendendo ispirazione dal nome di una squadra di rugby inglese. Si consolidano rapidamente come una delle realtà più solide del nascente calcio scozzese, arrivando due volte in finale di Coppa, ma perdendo in entrambe le occasioni contro il Vale Of Leven, oggi dimenticato. Uno dei fondatori, Moses McNeil, diventa anche il primo giocatore a vestire la maglia della Nazionale, che all’epoca stava iniziando a disputare le sue prime partite ufficiali. Ma ritorniamo al legame con la religione. Il colore scelto dal club, il blu, diventa subito il simbolo della Glasgow unionista e protestante, rappresentando l’anima di quella parte della città. Nei suoi stadi, la Union Jack è la bandiera più esposta.

Il Celtic nasce invece nel 1887, grazie all’iniziativa di Fratello Walfrid, un frate marista di origini irlandesi (e questa sua contaminazione si nota senza censure). Fin da subito, il club diventa il punto di riferimento della comunità cattolica e indipendentista, in contrasto con i più anziani cugini protestanti. Nel primo anno la squadra gioca con una maglia bianca con colletto verde, per poi passare rapidamente alle righe. Inizialmente, queste erano verticali, nei colori bianco e verde, simbolo dell’Irlanda. Solo nel 1903 appaiono le celebri righe orizzontali, le “Hoops“, che rendono la maglia del Celtic un’icona globale nel calcio. Anche il simbolo del club, il quadrifoglio verde, richiama esplicitamente la tradizione irlandese, in particolare lo Shamrock, il trifoglio, simbolo da sempre legato a quella cultura. Non solo calcio, ma molto di più. I tifosi difendono la loto identità.

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