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Juve, guarda i tuoi ex centrocampisti: altro che Koop e Douglas. Numeri da rimorso

Da Miretti a Rabiot, passando per Nicolussi-Caviglia e Fagioli: come stanno andando gli ex centrocampisti della Juventus?

Juve
LaPresse

M’ama o non m’ama” è quello che sta facendo Thiago Motta con il tifo della Juve. L’allenatore non è riuscito ad entrare nel cuore della gente e sicuramente i risultati non lo stanno aiutando. Le attenuanti ci sono, tra infortuni e l’inizio di un progetto nato da soltanto pochi mesi, oltre a una dirigenza che sembra delegare tutto a Giuntoli e non si presenta come una forza univoca e da DNA bianconero. Negli ultimi anni le scelte sbagliate sono state molte, sia a carattere societario sia sul campo. E alcune operazioni di mercato ora lasciano un po’ perplesso il mondo della Vecchia Signora.

Koopmeiners e Douglas Luiz, le delusioni

Inutile girarci intorno, Koopmeiners e Douglas Luiz sono state al momento le delusioni più grandi. Tra il prezzo del cartellino e la poca concretezza in campo, sono i due acquisti più bersagliati dai tifosi. Anche perché erano quelli che avrebbero dovuto aumentare il tasso tecnico in mediana. E invece non è successo. Colpa delle richieste dell’allenatore? Può essere un motivo, ma i veri campioni sanno esaltarsi in tutti i contesti, a prescindere da chi siede in panchina.

Soprattutto l’olandese sembra soffrire la pressione della maglia e non tenta quasi mai la giocata come ai tempi di Bergamo. “Giocare per la Juve non è come farlo per le altre squadre” – Allegri lo aveva detto. Una banalità certo, ma che qualcuno forse dimentica. Per lo stesso motivo fuori dal contesto di Torino molti giocatori riescono a rinascere. Perché altrove basta anche un pizzico di personalità minore. Ma come stanno andando gli ex centrocampisti bianconeri?

Koopmeiners

Juventus, Teun Koopmeiners (Lapresse)

Da Miretti a Rabiot, qualche rimorso?

I discorsi che si possono aprire sono molti, soprattutto per quanto riguarda Miretti. Il centrocampista italiano a Torino ha avuto qualche chance ma non è riuscito gestire l’ansia e la poca pazienza del mondo bianconero. Alla Juve soprattutto all’inizio ha avuto un ottimo impatto, poi si è perso. E per recuperarlo la società ha deciso di mandarlo in prestito. Questa scelta sembra azzeccata visto che il giovane calciatore con Vieira sta crescendo (3 gol e 3 assist) e la doppietta nell’ultima partita è solo una conseguenza delle ottime prestazioni. Potrebbe far rientro a Torino, ma questo si valuterà nei prossimi mesi.

Miretti Genoa

Fabio Miretti (LaPresse)

Diverso invece il discorso legato a Rabiot. Per convincerlo a rinnovare Giuntoli avrebbe dovuto mettere mano al portafogli. Con il senno di poi ne sarebbe valsa la pena? Il francese è un vero e proprio punto di riferimento per De Zerbi e in Ligue 1 ha realizzato cinque gol e un assist. Ma paragonando la sua esperienza alla Juve con quella di Koopmeiners al momento sembra ci sia stato più un downgrade che un salto di qualità.

Fagioli invece non era più nelle grazie di Motta che ha avallato la sua cessione alla Fiorentina. Con Palladino sta prendendo poco a poco fiducia. Al contrario Nicolussi-Caviglia con il Venezia sta “dominando” da inizio stagione: quattro reti, due assist e partite di alto livello. Ma con una grande differenza, la maglia indossata. Quindi la domanda al momento resta senza risposta. I numeri sono da “rimorsi”, ma oltre quelli c’è di più.

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