Potrà pur esserci un velo di mistero ed incertezza sui prossimi mesi in casa Milan, ma il dato di fatto è che il Diavolo ripartirà da Tijjani Reijnders. Indipendentemente dal nuovo ds, dall’allenatore, dal modulo e dal mercato estivo, l’olandese sarà il fulcro della stagione 2025-26. Quella – si spera – della rinascita. Lo testimoniano i numeri, l’alchimia con i tifosi (molti dei quali rimasti spesso a bocca aperta per le giocate e i gol, soprattutto sotto la gestione Fonseca) e le scelte societarie. Quel rinnovo fino a giugno 2030 di qualche giorno fa è la testimonianza più bella di un patto di ferro con i colori rossoneri.
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Reijnders-Milan, un futuro rossonero con macchie Orange
“Insieme per riprendersi l’Europa”: potrebbe essere questo lo spot del rapporto Reijnders-Milan. Tiji non hai mai nascosto il suo amore per il rossonero miscelato con qualche macchia di Orange. Così come non ha mai nascosto i suoi sogni: il Pallone d’Oro e la Champions col Diavolo. Musica per le orecchie della dirigenza che – in un’estate che si prospetta bollette e rivoluzionaria – non vorrebbe altro che calciatori come l’olandese.

Tijjani Reijnders (LaPresse)
Al di là dell’amore reciproco, per Reijnders parlano i numeri: i migliori in carriera. Con il gol contro il Como sono 9 in Serie A (13 totali calciando anche le 3 reti in Champions e la rete in Coppa Italia contro il Sassuolo) che vanno a sommarsi ai 4 assist (l’ultimo, per Pulisic, valso il momentaneo 1-1 contro i lariani) in stagione. Numeri quasi triplicati (almeno in quanto a gol) rispetto alla scorsa stagione quando tra campionato ed Europa League le reti furono 4 in 42 partite.
Contro il Como un nuovo record, ma i numeri sono leggermente in calo
Numeri che vanno a sommarsi alla personalità e alla leadership nello spogliatoio. E naturalmente ai record: prima della sfida contro il Como, Reijnders non aveva mai segnato e trovato un assist nella stessa partita. L’ennesimo traguardo per un calciatore che ha saputo adattarsi in fretta anche al nuovo ruolo cucitogli addosso da Sergio Conceiçao. Ma non è un caso che la maggiora parte dei gol (9 su 13) e degli assist (3 su 4) siano arrivati sotto la gestione Fonseca in cui giocava decisamente più avanti, sulla linea della trequarti. Con l’arrivo dell’ex Porto, i metri sono leggermente calati (Tiji gioca spesso nei due di centrocampo al fianco di Fofana) così come i gol (solo 4) e gli assist (appena uno). Numeri che sono stati spesso oggetto di discussione per il tecnico e i tifosi che vorrebbero rivedere la versione 1.0 di Reijnders. Tiji non ci pensa e parla già da leader: “Cerco sempre di fare il meglio e di essere importante con gol e assist. Dobbiamo migliorare”.
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