Ora Odgaard va dietro un pallone e gode a calciarlo in rete, ma da giovane preferiva colpire le palline. E amava farlo con una mazza da baseball, il suo primo amore. Una passione che gli è rimasta nel sangue e che tira fuori sempre dopo un gol, con la sua esultanza. E di “fuoricampo” in stagione ne ha fatti molti con il Bologna. Il Babe Ruth di Italiano e ancora prima di Thiago Motta. Sei reti, due assist e tanto lavoro in campo, che lo rendono imprescindibile per l’allenatore.
Il record di Baggio
Quando non gioca, si nota. Può fare più ruoli in avanti e con le sue caratteristiche può tirare fuori sempre la giocata: può segnare da bomber di testa o con un piazzato da fuori, come un giocatore completo. Ma le sue qualità le ha fatte vedere sin da subito al mondo rossoblù, eguagliando anche un record di Baggio. Non vogliamo fare scomodi paragoni, ma proprio come il Divin Codino, ha segnato al suo esordio nel febbraio del 2024 e poi anche la partita successiva. Ma in Italia già si era messo in mostra con un’altra maglia.
La sblocca Jens Odgaard!!! Palla fuori campo!!! ⚾️🏟️#BolognaLazio 1-0 pic.twitter.com/sWJKwFR9KS
— Lega Serie A (@SerieA) March 16, 2025
Un bomber predestinato: la tripletta al Milan
Dopo i primi palleggi in patria, la prima grande occasione per Odgaard arriva grazie all’Inter. I nerazzurri lo acquistano e si aggrega alla Primavera. Non ha bisogno di adattarsi, inizia a segnare subito. Una crescita notevole sotto la guida di Stefano Vecchi, che può contare su un grande tridente d’attacco, composto dal danese, da Pinamonti e Zaniolo (più arretrato) E il primo grande messaggio Jens lo lancia nel derby contro il Milan con una tripletta. Una prestazione da giocatore differente. Come a dire: “Questo campionato mi sta molto stretto”. E termina la stagione con il ‘triplete’: Campionato Primavera, Supercoppa Primavera e Torneo di Viareggio.
La fiducia di Spalletti e il ritiro con Icardi
Spalletti lo nota, non è un allenatore che si fa sfuggire il talento. E lo chiama anche per il ritiro estivo di Brunico. Una grande occasione: si allena con Icardi, un Master per migliorare ancora di più il suo istinto da bomber. Settimane che Odgaard si porta ancora nel cuore, ma che non gli permettono di continuare la sua esperienza in nerazzurro. Ci crede il Sassuolo, che investe 5 milioni di euro (con opzione di recompra a favore dell’Inter) e lo inserisce nell’operazione che porta Politano in nerazzurro. Non ha molto spazio ed è chiuso da Berardi, Boga e dai giovani Raspadori e Scamacca in rampa di lancio. Ha bisogno di giocare e non vuole perdere tempo. E fa i biglietti per l’Olanda.

L’esultanza dopo la vittoria contro la Lazio (LaPresse)
Il rilancio in Olanda e il Bologna grazie a Beukema
In Eredivisie riesce a ritrovare il sorriso e anche il gol, soprattutto negli anni all’AZ Alkmaar. Fa tante amicizie importanti, soprattutto con Beukema. E a pregarlo di trasferirsi a Bologna ci pensa proprio il difensore. La filosofia di gioco è la stessa e l’Italia è un paese che già conosce. Odgaard si fa convincere. Con Motta non si prende il posto da titolare, con Italiano diventa poi imprescindibile. E ora spera di fare tanti altri “fuoricampo”, sperando si spedire la pallina direttamente in Champions League.
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