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Cristiano Ronaldo: certezza o ostacolo? Perché i dubbi del Portogallo sono infondati

I dubbi e le perplessità su CR7 sono del tutto infondati: nonostante l’età, continua ad essere uno dei migliori al mondo. La voglia di giocare l’ultimo Mondiale della carriera potrebbe essere determinante

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo (LaPresse)

È la domanda che in queste ore sta spopolando in Portogallo: Cristiano Ronaldo è ancora un fattore chiave in ottica Nazionale? Su due piedi verrebbe da dire sì. Inevitabile guardando al profilo di uno dei migliori della storia del calcio che, lo scorso febbraio, ha festeggiato la soglia dei 40. Ed è proprio qui che si stagliano i dubbi (e le riflessioni) di tifosi e addetti ai lavori. In una Nazionale che, dalla mediana in su può contare – tra gli altri – talenti del calibro di Bruno Fernandes, Bernardo Silva, Diogo Jota e Rafael Leão, CR7 è ancora così importante nelle gerarchie del ct Roberto Martinez? 

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Cristiano Ronaldo, il rendimento è una sicurezza

Sembrerà un paradosso, ma dopo aver vinto praticamente tutto e alla soglia della massima maturità calcistica e personale, Cristiano Ronaldo è chiamato ancora a dimostrare. Dimostrare di essere ancora all’altezza della Nazionale e di riuscire a tenere il passo – nonostante l’età – dei connazionali che giocano, segnano e… vincono in Europa. Niente di più stimolante per un maniaco della forma fisica, della cura personale e della cosante volontà di superare ogni giorno se stesso. I numeri sono naturalmente dalla sua parte: per la 18 esima stagione consecutiva CR7 ha raggiunto la doppia cifra. Con l’Al-Nassr è primo nella classifica marcatori della Saudi Pro League con una media spaventosa: un gol ogni 87 minuti. Riassunto: 29 gol e 4 assist in tutte le competizioni nella stagione corrente. 

E in Nazionale? Eccetto l’assenza nell’ultima giornata contro la Croazia, nel girone di Nations League Cristiano Ronaldo le ha giocate praticamente tutte. Cinque presenze – per un totale di 376 minuti trascorsi nel rettangolo di gioco – condite da 5 gol (con annesso record delle 900 reti in carriera in occasione di Portogallo-Croazia) e un assist. Un chiaro segnale di forza da parte del portoghese dopo un Europeo complicato chiuso con appena una rete (nello 0-3 contro la Turchia) e l’eliminazione dai Quarti di Finale contro la Francia. 

Cristiano Ronaldo

Cristiano Ronaldo (LaPresse)

Portogallo-Danimarca, ma nella testa c’è già il Mondiale

Un motivo in più per dimostrare di essere uno dei più grandi di sempre. L’ambizione di giocare il Mondiale in America del prossimo anno (alla soglia dei 41) è cosa ormai nota. Così com’è nota la determinazione del portoghese. Le critiche, i dubbi e l’addio dal calcio Europeo (anche in questo caso, l’ambizione di tornare a giocare, magari la Champions, è ancora forte) sono dei dettagli minimi se paragonati alla voglia di CR7 di continuare a dimostrare. Giovedì, al Parken di Copenhagen, l’andata contro la Danimarca. Domenica, all’Estádio José Alvalade di Lisbona, il ritorno. Sarà ancora la (doppia) partita di Cristiano Ronaldo. 

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