Come un lieto Amarcord per alcuni, come un incubo alla Freddy Krueger per altri. I quarti di finale di Nations League ci offrono uno scenario da Oscar, “felliniano” per chi si trova nel lato giusto della storia, alla Wes Craven per chi invece ha avuto la peggio. Croazia-Francia e Olanda-Spagna ci fanno riavvolgere il nastro e ci presentano uno scenario da finali mondiali.
Nations League, due remake d’eccezione
Continua il parallelismo cinematografico, ma in questo caso è più che mai calzante. Due dei quattro quarti di finale della competizione sono una riproposizione di alcune finali della Coppa del Mondo. In particolare, con Olanda-Spagna torniamo indietro alla rassegna continentale di Sud Africa 2010. Sulle note di “Waka Waka” di Shakira, e tra un assordante assolo di vuvuzela e l’altro, fu la “roja” ad avere la meglio, con quell’iconico e controverso gol di Andres Iniesta al 110′, dopo le vibranti proteste “orange” per la mancata concessione di un corner sulla punizione immediatamente precedente, battuta da Arjen Robben.
Più recente invece il ricordo legato a Croazia-Francia: si tratta infatti dell’ultimo atto dei mondiali di Russia 2018. La Piazza Rossa infatti si colora di “bleu”, con la banda di Deschamps che regola Modric e compagni dopo 96 minuti in cui le due squadre si scambiano colpi e giocate. Il 4-2 finale incorona i transalpini, che per la terza volta sono campioni del mondo.
Lo scenario attuale
Tornando ai giorni d’oggi, le due sfide ci regalano chiavi di lettura diverse. La Croazia è infatti alle prese con un profondo “rebranding”, un ricambio generazionale che vede in Baturina e Gvardiol i due volti di una nuova generazione di talenti. Tra Euro 2020, 2024 e Mondiali 2022, i croati hanno raccolto buone indicazioni solo in Qatar, dove hanno ottenuto un terzo posto dietro a Francia e Argentina.
Situazione totalmente diversa invece per la Spagna, che vive un altro momento d’oro: la crescita esponenziale dei propri baby fenomeni, unita ad un movimento rinforzato anche nei risultati (sono Campioni d’Europa in carica), sta producendo un altro decennio che si prospetta molto interessante per la “roja” (che è anche detentrice della Nations League).
Anche la Francia e l’Olanda sono sulla buona strada: i “bleus” sono reduci da una cocente sconfitta in finale mondiale nel 2022, ma anche da una semifinale ad Euro 2024. I Paesi Bassi invece stanno gradualmente riconquistando il palcoscenico, con il quarto di finale perso ai rigori a Qatar 2022 e la semifinale nella scorsa rassegna continentale.
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