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Da “Mai una gioia” all’ipotesi Mondiale: San Marino, sogno o son desto?

I due risultati utili consecutivi contro Gibilterra e Liechtenstein hanno rivitalizzato i ragazzi di Roberto Cevoli: sognare non costa niente

San Marino
Roberto Cevoli (Screen)

Clamoroso a San Marino”. Verrebbe proprio da riadattare la frase di quel famoso Catania-Inter giocata al Massimino e trasmessa in diretta da Tutto il calcio minuto per minuto per fotografare il momento della Nazionale più perdente della storia. Sì perché fa strano pensare a una squadra imbattuta da due turni, dopo che nella sua storia ha fatto incetta di record negativi. Giusto per rinfrescare la memoria: 60 sconfitte consecutivi a cavallo tra settembre 2004 e ottobre 2014, 140 partite consecutive senza vincere (tra il 2004 e il 2024) e 20 partite consecutive senza segnare (dal 15 ottobre 2008 all’11 ottobre 2011). Basterebbe già solo questo per rendere l’idea dell’impresa che i ragazzi di Roberto Cevoli hanno sin qui compiuto. 

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San Marino, il passato non si cancella ma il sogno Mondiale resta

Un’impresa portata a termine lo scorso novembre con il pareggio (1-1) contro Gibilterra e la vittoria (per tre reti a una) in casa del Liechtenstein. Mai nella sua storia la Nazionale di San Marino era riuscita a centrare due risultati utili consecutivi. Un traguardo storico, dovuto ancor più importante dal momento che ii quattro punti in due partite sono valsi la vittoria del girone e l’accesso alle qualificazioni Mondiale 2026. Un successo nel successo per i ragazzi del commissario tecnico Roberto Cevoli che sono stati inseriti nel Girone H insieme a Cipro, Romania, Bosnia ed Erzegovina e Austria. Otto partite per giocarsi un sogno praticamente insperato. Ma soprattutto, per avvalorare il processo di crescita innescato da qualche tempo. E perché no, scrollarsi definitivamente da dosso l’aggettivo di Nazionale più perdente della storia. 

Naturalmente, non sarà facile. E ci mancherebbe: la serie di record negativi inanellati negli ultimi 20 anni sono – probabilmente – destinati a rimanere lì per sempre. Ma l’ambizione (avvalorata dagli ultimi risultati) di potercela fare resta. Certo, c’è ancora tanto da lavorare. Basti pensare al dato dei gol subiti (40 nelle ultime 17) e di quelli realizzati (10 nelle ultime 13 partite ufficiali). Un dettaglio non da poco, contento che – attualmente – la Nazionale di San Marino non ha un vero riferimento offensivo. Il miglior marcatore (a quota 2 in 4 partite) resta Nicola Nanni. Alle sue spalle, Nicko Sensoli, Lorenzo Lazzari e Alessandro Golinucci tutti a quota uno. 

La passione e il tifo dei tifosi certo non mancheranno. “Per la trasferta di Larnaca – ha fatto sapere la “Brigata Mai 1 gioia” – saremo rappresentati da un gruppo di otto tifosi provenienti da diverse nazionalità: sei italiani, un irlandese e un arabo, a testimonianza della crescita e dell’internazionalizzazione del gruppo. E chissà se in campo ne arriverà un’altra gioia: sarebbe la terza nel giro di quattro mesi. San Marino e l’idea Mondiale: sogno o son desto? 

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