Una pausa di riflessione: è quella che si prenderà la Juventus in queste due settimane. Il tempo necessario per prendere scelte forti e decisive per la qualificazione in Champions League. La squadra è distratta, poco feroce e a tratti molto immatura. Sintomo della giovane età o forse anche della poco personalità. Sono passati giovani in bianconero che hanno trascinato il club più dei veterani. Quindi la carta d’identità conta, ma non è decisiva. E a proposito di ragazzi, c’è un rebus che Motta deve risolvere.
Adzic, il gol in nazionale e la Next Gen
Forza fisica, progressione e un gol da bomber: in Montenegro-Slovacchia U19 Adzic ha realizzato una rete da punta vera. Può farlo, anche se ancora ama partire da dietro e relazionarsi con i compagni di squadra. Un diamante grezzo, ma che può brillare. La Juve per farlo crescere e lavorare lo ha mandato in Next Gen, un ambiente più sereno rispetto alle tempeste della prima squadra. In otto partitE ha già realizzato due gol e due assist, aumentando la qualità nella formazione di Brambilla. Ancora pecca un po’ in cattiveria, ma è solo questione di tempo.
⚽️🇲🇪 Vasilije Adzic vs Slovakia U19pic.twitter.com/q2RoIXny7H
— JuventusJuvenil (@JuvenilJuventus) March 19, 2025
Percorso alla Yildiz
I tempi nel calcio contano tanto e ora la Juventus sarà chiamata a una scelta: cosa fare con Adzic? La formazione in Serie C di certo sta contribuendo a formarlo e fargli capire il valore della vittoria, ma attendere troppo potrebbe essere contro producente. Serve coraggio e il salto in Serie A non può essere rimandato a lungo. Il piano della Vecchia Signora è di fargli seguire il percorso simile a Yildiz, con il turco che dopo una prima fase in Lega Pro, si è imposto anche con i grandi. Motta ora spera di riavere un calciatore più temprato e pronto. Ma i tifosi continuano a chiedersi: potrebbe essere utile in questo rush finale per la conquista del quarto posto? Certo, un’arma più farebbe sempre comodo, ma al momento il piano dell’allenatore e della società è di non dargli troppe pressioni e con Brambilla è libero di sbagliare.
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