“Resta o non resta, è questo il dilemma“, la Juve sta vivendo un dramma shakespeariano con la panchina di Thiago Motta che traballa. Le voci di corridoio non sembrano incoraggianti e i bianconeri starebbero valutando il suo addio dopo la partita con il Genoa per questioni legate al bilancio. Le strategie sembra chiara: vedere come approccia la squadra al match contro il Grifone e poi prendere una scelta. In caso di danno irreparabile si andrà verso un cambio. I nomi in cima alla lista sono due: Tudor (qui come giocherebbe la squadra con lui) e Mancini. Ma il nodo più grande restano i soli due mesi che restano fino al termine della stagione: chi accetta per così poco?
Juve e l’idea Mancini
Cosa sta succedendo alla Continassa? Sono ore sicuramente molto calde: la squadra ha bisogno di una scossa e il quarto posto per la qualificazione in Champions League è vitale per le casse del club. E ora il nome di Mancini sta diventando sempre più grande. Ha la caratura internazionale per guidare la squadra, anche se non viene da una bellissima esperienza in Arabia Saudita.
Con l’Italia ha dimostrato di saper lavorare e dare un’identità e ha vinto l’Europeo mostrando un gioco offensivo e piacevole. La mancata qualificazione al Mondiale è stata poi come un pugno in faccia. In bianconero potrebbe rilanciarsi. Ma tutto ruota intorno al possibile contratto. Ruolo da traghettatore? Solo ad alcune condizioni: possibilità di giocare il Mondiale per Club e rinnovo di un anno in caso di qualificazione in Champions. La Vecchia Signora deve valutare bene le sue carte, anche per evitare di rendere ancora meno serena la gestione di Motta.
Come giocherebbe la Juve con Mancini?
Questa è la domanda che si stanno ponendo in tanti. Mancini è un amante del 4-3-3 e del calcio propositivo. Ha dei concetti che chiede di sviluppare, ma dà anche molta libertà alla fantasia dei giocatori. Delle ali in particolar modo. E Yildiz sarebbe sicuramente al centro del progetto, partendo dalla sinistra. Sul versante opposto Conceicao potrebbe essere il suo “Chiesa”, un giocatore capace di saltare sempre l’uomo, anche se con molta meno gamba nel lungo. Ma gli ingranaggi principali partirebbero dal centrocampo, con un “Jorginho” da studiare e da provare.

Douglas Luiz (© Lapresse)
Un calciatore capace di giocare corto e dialogare con più tocchi alla Continassa c’è: Douglas Luiz. Non si è visto molto in campo, ha passato più tempo in infermeria e il suo futuro ancora non è chiaro in vista della prossima stagione. Il brasiliano però potrebbe anche giocare “alla Verratti”, con Thuram o Locatelli davanti la difesa. Poi la vera sfida sarebbe quella di ritrovare Koopmeiners, un vero e proprio corpo estraneo al momento, nonostante la fiducia di Motta. L’olandese all’Atalanta ha dimostrato una grande dote negli inserimenti e nel tiro da fuori, più che un grande palleggio. Quindi capire la sua identità è un rebus. La linea a 4 dietro è un must e il rientro di Bremer sicuramente andrebbe a fare la differenza, anche se i ballottaggi potrebbero essere molti. Aggressività e palleggio, un binomio che per l’allenatore è un mantra.
Le probabili formazioni
Ecco alcune alternative per la prossima stagione, considerando solo i giocatori attuali:
Juventus (4-3-3): Di Gregorio, Weah, Bremer, Kalulu, Cambiaso, Thuram, Douglas Luiz, Koopmeiners, Conceicao, Kolo Muani, Yildiz.
Juventus (4-3-3): Di Gregorio, Kalulu, Bremer, Gatti, Cambiaso, Douglas Luiz, Locatelli, Thuram, Conceicao, Kolo Muani, Yildiz.
Juventus (4-3-3): Di Gregorio, Kalulu, Bremer, Veiga, Cambiaso, Douglas Luiz, Thuram, Koopmeiners, Conceicao, Kolo Muani, Yildiz.
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