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Motta-Juve, sliding doors Genoa: i rossoblù decidono ancora il futuro di Thiago

Contro il Genoa per salvare la panchina, almeno per ora. Lo scenario per Thiago Motta si ripropone

Thiago Motta, Juventus
Thiago Motta, Juventus - Lapresse

Thiago Motta sta vivendo come una sensazione di “dejà vu”, con un retrogusto amaro che sa di occasioni sfumate. Juventus-Genoa, partita in programma al rientro dalla sosta nazionali (sabato 29 marzo alle 18:00) è decisiva per stabilire il futuro della panchina bianconera. Sempre il rossoblù nel destino del tecnico, che sa già come si vivono queste situazioni di eterno limbo tra gioia e fallimento.

Thiago Motta, Juventus

Thiago Motta, Juventus – Lapresse

Thiago Motta, un futuro che richiama il passato

Il Genoa colora l’orizzonte di rossoblù per Motta. E’ stata la prima squadra che gli ha dato una chance per sedersi su una panchina importante. Nel 2019 infatti, il classe 1982 assaggiava la Serie A da allenatore, ma con risultati non proprio felici (soltanto 10 panchine, con 5 sconfitte, 3 pareggi e solo 2 vittorie). Due anni dopo invece, alla guida dello Spezia, è proprio in un derby contro i liguri che supera indenne il primo scossone: sull’orlo dell’esonero, trova un colpo di coda sbancando il Marassi per 0-1 e mantiene il timone. Le crepe si ripresenteranno più tardi, quando l’italo-brasiliano vince un match cruciale per la salvezza contro l’Udinese alla 37a giornata e si salva nuovamente.

Tornando al presente, lo scenario nefasto dell’esonero si staglia nuovamente all’orizzonte. Ironia della sorte, è sempre il Genoa a rappresentare quell’ago della bilancia, che può orientare la scelta finale della dirigenza. Di certo c’è ovviamente la delusione derivante dalle ultime uscite, che hanno messo Thiago sulla graticola.

Perché non si opterà per l’addio prima del 31 marzo?

La variabile più impellente è di natura economica. La separazione anzitempo avrebbe un costo di circa 15 milioni netti, perché la Juventus ha siglato un accordo triennale a circa 5 milioni a stagione con il tecnico, ma questi verrebbero ammortizzati qualora l’esonero arrivasse dopo il 31 marzo. Questo perché i costi sarebbero caricati sul trimestre aprile-maggio-giugno, per poi essere assorbiti eventualmente con una cessione nel mercato estivo. Oltre al valore dell’addio di Thiago Motta, c’è da considerare anche lo sforzo economico per ingaggiare una nuova guida tecnica, con Mancini e Tudor che sicuramente chiederebbero ingaggi importanti. Scenari, questi ultimi, che devono però fare i conti con l’ultima spiaggia Genoa, ormai una consuetudine per l’ex allenatore del Bologna.

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