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Norvegia schiacciasassi: all’Italia serve l’impresa a Dortmund per evitare Haaland e compagni

L’Italia deve battere la Germania stasera per due motivi: centrare le semifinali di Nations League ed evitare la Norvegia nel girone di qualificazione per i Mondiali 2026

Norvegia Italia
Norvegia Erling-Braut Haaland Sorloth Foto LaPresse

Nel giorno della verità, in cui verrà emesso il primo verdetto nella corsa ai Mondiali 2026, l’Italia deve anche spostare lo sguardo più in là, per evitare l’insidia Norvegia. Ecco perché è fondamentale centrare l’impresa contro la Germania nei quarti di ritorno di Nations League.

Norvegia Haaland

Norvegia Haaland LaPresse

Italia, se non batti la Germania sarà Norvegia ai gironi

Una serata per ribaltare un pronostico che ci vede da underdog. La Germania è l’ostacolo verso le semifinali di Nations League, ma è anche uno scoglio da superare in chiave gironi per le Qualificazioni ai Mondiali 2026. In caso di uscita di scena dalla competizione infatti, gli azzurri giocherebbero nel Gruppo I, nel quale si è presentata ruggendo e con una dimostrazione di forza la Norvegia, che ieri ha steso la Moldavia per 0-5. In caso di successo al “Signal Iduna Park” invece, i ragazzi allenati da Spalletti finirebbero nel Gruppo A, con Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo.

Non solo Haaland: le armi affilatissime dei norvegesi

Erling-Braut Haaland è l’accentratore, quello che fagocita i riflettori, dirottando quindi le attenzioni su di lui e lasciando la strada spianata al talento dei suoi compagni. I suoi 39 gol in 40 partite con la Nazionale maggiore (avete letto bene, non è un errore di battitura) fanno impressione e certificano una pericolosità offensiva quasi illimitata. Al suo fianco però, c’è un altro pretoriano di prima classe: con Simeone all’Atletico si è specializzato nei blitz e nel diventare “l’uomo dei secondi tempi” (12 gol sui 15 stagionali sono arrivati nella ripresa), ma Alexander Sorloth è un altro attaccante top class.

A dare effervescenza alla proposta di gioco ci pensa anche Andreas Schjelderup. Il fantasista classe 2004 è arrivato alla sua stagione della definitiva affermazione tra i prospetti più interessanti in Europa. Con il Benfica ha raccolto 3 centri 4 servizi per i compagni in 26 presenze stagionali, mentre in Nazionale ha già graffiato nell’esordio del girone di Qualificazione ai prossimi mondiali, con 1 passaggio vincente nel 5-0 esterno contro la Moldavia. Il capitano nonché leader tecnico è Martin Odegaard: con 63 partite è anche il recordman di presenze nella Norvegia attuale, oltre ad esserne il catalizzatore e fluidificante principale. In difesa invece, altro prodotto della Premier League: a comandare il reparto c’è Kristoffer Ajer, muscoli e letture per il centrale che al Brentford è una garanzia di solidità.

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