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Atalanta, chi dopo Gasperini? Tre nomi e un (quasi) certo ‘no’

Da settimane a Zingonia si discute di futuro: sono diversi gli identikit per il prossimo allenatore

Atalanta
Tifosi Atalanta (LaPresse)

Si sa, anche le cose belle prima o poi finiscono. Ed è stata più che una cosa bella l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. Una storia magnifica, di rinascita ed affermazione personale e di squadra, che adesso sembra volgere al capolinea. Quelle parole, quella frase – “C’è un inizio e una fine per tutte le cose, non ci saranno rinnovi o continuità” – detta dal tecnico è ormai stampata nella mente dei tifosi e della dirigenza. Che la strada intrapresa sia quella del divorzio consensuale tra le parti è ormai chiaro. E la domanda sorge spontanea: dopo un ciclo vincente del genere, chi dopo di lui? 

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Sarri-Atalanta: la scelta più giusta?

Un interrogativo non da poco visto l’organico che – salvo stravolgimenti estivi – dovrebbe essere confermato nella sua quasi totalità. Ma soprattutto, visto lo stile di gioco che l’Atalanta ha fatto suo in questi anni proprio grazie al tecnico di Grugliasco. I tifosi nerazzurri hanno ormai fatto l’abitudine a una Dea camaleontica, propositiva e offensiva. E sono proprio questi i tre assunti di base per il casting che da giorni sta andando in scena nelle stanze dei bottoni. L’identikit è quantomai chiaro: serve un allenatore che non faccia rimpiangere – per attitudine, mentalità e idee – Gasperini. Una ricerca non semplice che – allo stato attuale – farebbe pensare a due possibili profili. 

Sarri Atalanta

Maurizio Sarri (LaPresse)

Indiziato numero uno: Maurizio Sarri. Profilo esperto, conosce alla perfezione la Serie A dopo le esperienze sulle panchine di Napoli, Juve e Lazio e – dettaglio non scontato – ha un certo feeling con le competizioni europee. Ha familiarità con la Champions e, come Gasperini, ha nel palmares una UEFA Europa League vinta da allenatore del Chelsea. Per modo di giocare cambierebbe qualcosa in termini di modulo: non più 3-4-1-2 ma 4-3-3 alternato al 4-3-1-2. Non cambierebbe però l’impronta – votata all’attacco e a fare la partita – pressoché identica a quella di Gasperini. 

Un bresciano sulla panchina della Dea?

Indiziato numero due: Roberto De Zerbi. La scelta, forse, più intrigante per idee e gioco. Non a caso, nel girone d’andata con l’Olympique Marsiglia ha giocato con lo stesso modulo di Gasp: 3-4-2-1 per poi tornare alle origini con il 4-3-3. Certo poi le origini non aiutano: lui, bresciano doc, ai tempi del Brighton nel 2022 fu più che mai chiaro in merito alle voci su un possibile approdo sulla panchina nerazzurra. “Io sono un bresciano. Io mi porto dietro il ragazzo che andava in curva e faceva il raccattapalle allo stadio. Non posso andare all’Atalanta. Una rivalità, quella tra Brescia e Bergamo, che potrebbe spingere la dirigenza a considerare altri identikit.

De Zerbi Atalanta

Roberto De Zerbi (LaPresse)

Sbiadita per il momento l’idea Igor Tudor, restano altri due nomi: Stefano Pioli, sempre più vicino al ritorno in patria dopo l’esperienza in Arabia e Raffaele Palladino, anche lui stimato dalle parti di Zingonia, nonché allievo del Gasp. Chiaro è che i dubbi andranno sciolti nel giro di qualche mese. Salvo colpi di scena, il prossimo 30 giugno si materializzerà il divorzio. Tre mesi per la scelta: Atalanta, tocca a te. 

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