L’eliminazione in Nations League per mano della Germania è già il passato. L’Italia ora guarda al gruppo di qualificazione al prossimo Mondiale 2026, un appuntamento che gli azzurri non possono fallire dopo le due esclusioni consecutive da Russia 2018 e Qatar 2022.
Dopo la deludente avventura nell’ultimo campionato europeo il Ct Luciano Spalletti ha avviato una rivoluzione silenziosa ma profonda. Basta compromessi, basta giocatori fuori condizione o troppo esperti per garantire corsa e freschezza: la nuova Nazionale è giovane, affamata e proiettata al futuro.
Da settembre, a Coverciano si sono visti volti nuovi, spesso sorprendenti, ma tutti accomunati dallo stesso fattore: la meritocrazia. I migliori giovani italiani, in base alle prestazioni nei rispettivi club, iniziano a trovare spazio tra i grandi. Oltre ai già noti Cesare Casadei, Giovanni Fabbian, Tommaso Baldanzi e Cher Ndour, ci sono tanti nomi caldi che il CT sta monitorando.

Comuzzo Fiorentina (Lapresse)
L’Italia che verrà: Spalletti e una difesa emergente
Pietro Comuzzo
Classe 2005, centrale difensivo di grande personalità, Comuzzo si sta ritagliando uno spazio importante alla Fiorentina. In stagione, ha collezionato 32 presenze tra Serie A, Conference League e Coppa Italia, ed è stato già convocato due volte da Spalletti per le gare di Nations League contro Belgio e Francia a novembre, e di recente per il doppio impegno con la Germania. Anche se il giovane friulano è stato escluso per scelta tecnica all’andata, mentre al ritorno è rimasto in panchina, il Ct crede nel suo talento, la convocazione prematura è un chiaro segnale di fiducia nei suoi confronti.
Luca Marianucci
Difensore classe 2004, ha fatto il suo debutto in Serie A con l’Empoli. Ha collezionato 15 presenze in stagione tra massima serie e Coppa Italia, dove ha messo a referto anche due assist e si è fatto notare per intelligenza tattica e fisicità. Il Napoli lo avrebbe già bloccato per la prossima estate, un investimento in prospettiva che lo avvicina al radar azzurro.

Marco Palestra, Atalanta (LaPresse)
Marco Palestra
Terzino classe 2004 dell’Atalanta, Palestra è già a 11 presenze tra Serie A, Coppa Italia e Champions League. Cresciuto nel vivaio bergamasco, abbina corsa e qualità tecnica: un profilo che si adatta perfettamente al modulo a 4 o a 5 di Spalletti.
Ricci leader in mezzo al campo: occhio a Ndour e Pisilli
Salvatore Esposito
Quando indossava la maglia della Spal (2022) era stato convocato dal Ct Roberto Mancini per le gare di Nations League contro Inghilterra e Ungheria, oggi milita allo Spezia, tra i grandi protagonisti della straordinaria stagione dei liguri, motivo per cui potremmo rivedere Salvatore Esposito con la maglia azzurra della Nazionale Maggiore. Nella stagione 2024/25 ha finora totalizzato 29 presenze, mettendo a referto sei reti e otto assist, confermandosi come uno dei centrocampisti più affidabili della categoria per visione di gioco, ma anche fiuto del gol.

Samuele Ricci (LaPresse)
Samuele Ricci
Classe 2001, in forza al Torino, è ormai un punto fermo della mediana granata. In stagione ha totalizzato 28 presenze in Serie A, sfruttando al meglio la chance offertagli da Spalletti nella gara di Parigi, vinta per 3-1 contro la Francia. Oggi è uno dei titolari designati nel centrocampo dell’Italia.
Cher Ndour
Classe 2004, dopo le esperienze in giro per l’Europa con Benfica, Paris Saint-Germain, Braga e Besiktas, a gennaio ha deciso di far ritorno in Italia dove aveva militato in passato nelle giovanili di Brescia e Atalanta. Fin qui ha collezionato 4 presenze agli ordini di Palladino, ma avrà tempo a sufficienza per far valere in Viola il proprio talento.
L’ex parigino combina una notevole struttura fisica a un’ottima mobilità, caratteristiche che lo rendono un centrocampista moderno, ideale per il sistema di gioco propositivo e dinamico di Spalletti. Bravo nei duelli, abile negli inserimenti offensivi e dotato di una buona visione di gioco. Con la Nazionale U21 ha già fatto intravedere il suo potenziale, segnando anche 2 gol in 6 presenze nel 2023.
Niccolò Pisilli
Centrocampista offensivo della Roma, classe 2004, che nella scorsa stagione, sotto la guida di Josè Mourinho, aveva esordito in massima serie nei minuti finali di una sfida tra l’Inter e i giallorossi, trovando anche il gol nella fase a gironi di Europa League contro lo Sheriff. Quest’anno siamo a 35 presenze tra Serie A, Coppa Italia ed Europa League con tre reti e un assist all’attivo. Fresco di rinnovo fino al 2029 con il club capitolino, Pisilli è uno dei profili più attenzionati dal Ct Spalletti per l’immediato futuro.

Niccolò Pisilli (Lapresse)
Salvatore Esposito
Quando indossava la maglia della Spal (2022) era stato convocato dal Ct Roberto Mancini per le gare di Nations League contro Inghilterra e Ungheria, oggi milita allo Spezia, tra i grandi protagonisti della straordinaria stagione dei liguri, motivo per cui potremmo rivedere Salvatore Esposito con la maglia azzurra della Nazionale Maggiore. Nella stagione 2024/25 ha finora totalizzato 29 presenze, mettendo a referto sei reti e otto assist, confermandosi come uno dei centrocampisti più affidabili della categoria per visione di gioco, ma anche fiuto del gol.
Talenti offensivi: Baldanzi, Koleosho e i fratelli Esposito
Tommaso Baldanzi
Con l’approdo alla Roma nella finestra invernale di mercato dello scorso anno, Baldanzi ha decisamente cambiato marcia. José Mourinho prima e Daniele De Rossi poi hanno iniziato a lavorare sulla sua evoluzione tattica, impiegandolo sia da trequartista che da esterno offensivo.

Tommaso Baldanzi, Roma – Lapresse
Dopo un periodo di appannamento, l’ex Empoli ha ritrovato fiducia e serenità con l’arrivo di Claudio Ranieri. 32 presenze tra Serie A, Europa League e Coppa Italia per il classe 2003 che ha totalizzato soltanto due reti in stagione. La sua capacità di muoversi tra le linee, la visione di gioco e il controllo palla nello stretto lo rendono un potenziale regista avanzato per il futuro azzurro, deve sicuramente migliorare in zona gol, ma con l’infortunio di Dybala, oltre a Soulè, le chance le avrà anche lui.
Giovanni Fabbian
Giovanni Fabbian è uno dei nomi più interessanti nel panorama italiano. Dopo l’esperienza in Serie B con la Reggina, l’attaccante classe 2003 si sta affermando in massima serie con la maglia del Bologna. A gennaio sembrava destinato alla Lazio o al Parma e invece è rimasto all’ombra delle due Torri, realizzando tre reti e un assist e collezionando anche 7 apparizioni in Champions League. Cresciuto nelle giovanili dell’Inter, Fabbian unisce fisicità, intelligenza tattica e doti realizzative. Non è solo un giocatore di quantità, ma un vero equilibratore, e potrebbe presto affacciarsi nella rosa della Nazionale maggiore.

Giovanni Fabbian – Lapresse
Luca Koleosho
Ala offensiva classe 2004, Luca Koleosho rappresenta uno dei profili più affascinanti per l’Italia, ma anche uno dei più “a rischio” sul piano delle convocazioni. Con doppia cittadinanza (USA e Canada), l’Italia ha già lavorato per inserirlo nel progetto azzurro, ma la concorrenza è forte. In Premier League con il Burnley ha iniziato la stagione con grande brillantezza, collezionando 15 presenze e 1 assist prima che un infortunio al ginocchio ne interrompesse la crescita.

Luca Koleosho (LaPresse)
Esterno mancino che ama partire da sinistra per rientrare sul destro, Koleosho ha tutte le qualità tecniche e fisiche per diventare un riferimento offensivo: accelerazione, dribbling e coraggio non gli mancano. Sarà cruciale il suo recupero per tornare a competere ai massimi livelli (in panchina con la Danimarca e 72′ nella sconfitta con l’Olanda in Under 21) e consolidare la sua scelta azzurra, visto che Spalletti era sul punto di chiamarlo in caso di forfait di Zaccagni per la sfida con la Germania.
Francesco Pio Esposito
Classe 2005, punta centrale di proprietà dell’Inter, Francesco Pio Esposito sta vivendo una stagione di transizione ma formativa allo Spezia, in Serie B. Con 14 reti in campionato, l’attaccante del club ligure è il capocannoniere del torneo cadetto insieme a Iemmello del Catanzaro.
Alto, potente, ma anche mobile, è un attaccante moderno che sa lavorare per la squadra, proteggere palla e attaccare la profondità. Considerato da molti il più promettente tra i fratelli Esposito, potrebbe presto guadagnarsi la chiamata in Nazionale maggiore visto che in Under 21 ha già messo a referto 7 reti in 11 presenze.

Francesco Pio Esposito (LaPresse)
Sebastiano Esposito
“Ha grandissime chance perché è un conoscitore di situazioni di gioco, vede al di là di quello che per altri è un muro. Ha sensibilità nel tocco di palla, gli manca un po’ di motore perché poi anche fisicamente è uno che regge botta”, ha commentato qualche settimana fa il Ct Spalletti, a proposito di Sebastiano Esposito, ai microfoni de La Domenica Sportiva.
10 gol e 2 assist tra Serie A e Coppa Italia con la maglia dell’Empoli che dopo le varie esperienze con Spal, Venezia, Basilea, Anderlecht, Bari e Sampdoria ha finalmente trovato continuità in Toscana. La salvezza e la finale di Coppa Italia, due obiettivi che potrebbero garantirgli una chiamata in Nazionale maggiore.

Simone Pafundi – Lapresse
Simone Pafundi
Dopo essere stato convocato a sorpresa nella Nazionale maggiore a soli 16 anni, Simone Pafundi ha scelto di rilanciarsi all’estero per accelerare la sua maturazione. Il trasferimento al Lausanne-Sport, in Svizzera, lo ha messo alla prova sia sul piano fisico che caratteriale. In Super League ha raccolto 19 presenze, 1 gol e 2 assist, prima di far ritorno in Friuli.
In Nazionale aveva brillato al Mondiale Under 20 nel 2023, confermandosi poi con l’Under 19 nelle qualificazioni e agli Europei di categoria, distinguendosi con gol e giocate decisive ed ergendosi a leader tecnico della squadra. Il suo sinistro rimane una delle armi più raffinate tra i giovani italiani, la sua crescita andrà accompagnata con pazienza e fiducia. Nel frattempo è stato selezionato dall’Under 21, 54′ nell’1-1 con la Danimarca.
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