Nella giornata di domenica, la Juventus ha deciso ufficialmente di cambiare pagina. Out Thiago Motta, sfiduciato dopo che solo dieci mesi fa la dirigenza bianconera aveva fatto di tutto per affidargli la guida tecnica. La fine anticipata di un progetto, fallimentare considerando le brutte figure maturate sia in Europa che in Coppa Italia, senza dimenticarci le sconfitte pesanti contro Atalanta e Fiorentina. Al suo posto, Igor Tudor, il quale avrà come obiettivo quello della qualificazione in Champions League. Con l’arrivo del croato, sono diversi i giocatori che potrebbero essere nuovamente utili al progetto della Vecchia Signora.
Tudor, cura attaccanti: i numeri che fanno sperare
Uno dei punti deboli delle ultime settimane è stata la fase offensiva. La Juve ha il quinto attacco del campionato (45 gol) e non segna da due partite. Negli ultimi anni, Tudor si è rivelato un allenatore in grado di valorizzare gli attacanti. L’esempio lampante è quello relativo a Giovanni Simeone, giocatore che ha allenato durante la sua esperienza a Verona. L’argentino era reduce da un’esperienza non proprio brillante al Cagliari (72 presenze e 18 reti). Insomma, numeri non proprio da prima fascia. Tudor però fu bravo a mettere Simeone al centro del progetto gialloblù, il quale nella stagione 21-22 arrivò a segnare 17 reti in 37 presenze, chiudendo il campionato ai piedi del podio della classifica marcatori. Numeri che poi attirarono l’interesse del Napoli, squadra nella quale milita tuttora.
La conferma a Marsiglia
Un Verona capace di segnare tanto (65 reti) e di divertire, chiudendo il campionato al nono posto. Non solo in Serie A, anche a Marsiglia Tudor si è rivelato fautore di un gioco che va a valorizzare gli attaccanti. In una Ligue 1 dove a farla da padrone erano realtà maggiormente attrezzate dell’Olympique, l’ex difensore riuscì a confermare il Marsiglia in Champions League. Per la cronaca, sotto la sua gestione,il miglior marcatore fu Alexis Sanchez, a quota 14 reti.

Dusan Vlahovic (LaPresse)
Vlahovic, Tudor può rilanciare il serbo
Qual è il giocatore che potrebbe maggiormente beneficiare del cambio in panchina? La risposta è Dusan Vlahovic. I motivi non sono affatto banali. Negli ultimi mesi il serbo ha visto poche volte il campo: scalzato nelle gerarchie da Kolo Muani, potrebbe però ritrovare con Tudor centralità, per due motivi. Basti pensare agli apprezzamenti che in passato il croato ha fatto nei confronti del classe 2000, definendolo come uno dei miglior attaccanti della Serie A.
Guardando al lato concreto, Tudor ha uno stile di gioco incentrato sul pressing, recupero del pallone e sull’immediata verticalizzazione per l’attaccante. In questo modo, la prima punta ha sicuramente più importanza ed è portata ad arrivare al tiro più facilmente. Tante le differenze rispetto al gioco di Thiago Motta, che prevede la presenza di un centravanti maggiormente di manovra e non d’area di rigore.
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