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Campionati Europei, “dove eravamo rimasti”: ecco da dove si riparte dopo la sosta

Campionati Europei Barcellona
Barcellona esultanza LaPresse

Il ritmo ormai incalzante del calcio moderno non ci concede un attimo di respiro: metabolizzata la sosta per le Nazionali, i riflettori sono puntati nuovamente sui campionati europei. Con alcuni verdetti molto importanti ancora da emettere, non è solo la Serie A a vivere ancora col fiato sospeso l’ultima fetta di partite rimanenti prima del traguardo finale. Ecco una comoda e utile guida per riavvolgere il nastro e tornare a concentrarsi sui tornei nazionali.

Tottenham Manchester City

Tottenham Manchester City (Lapresse)

Premier League, per la zona Champions c’è il traffico dell’ora di punta

“Rush Hour” era il titolo di un adrenalinico film action con protagonista Jackie Chan. In Premier League invece, l’ora di punta coinvolge molti club impegnati nel tentativo di destreggiarsi nel traffico molto intenso verso la zona Champions League. Se il discorso del primato in classifica sembra ormai archiviato, sono ancora almeno due i posti per la prossima edizione della coppa dalle grandi orecchie a rimanere vacanti. Dal quarto posto (occupato dal Chelsea) al decimo, la distanza è di soli 5 punti. Nel mezzo, troviamo la variabile impazzita City (reduce da un tracollo vistoso), un Newcastle in netta risalita, un Brighton in missione (13 punti nelle ultime 5), Fulham Aston Villa appaiate a 45 punti, infine la sorpresa Bournemouth. Una bagarre indecifrabile, destinata ad infiammare un finale di stagione dall’alto contenuto di emozioni.

Serie A, quanta lotta per il quarto posto

Sulla stessa lunghezza d’onda viaggia anche la Serie A. Il Bologna sembra essere l’ago della bilancia nella stagione, occupando il quarto posto con 53 punti. Ad una lunghezza c’è una Juventus che ha cambiato guida tecnica, con la Lazio subito dietro a 51. Al settimo posto una Roma devastante nel 2025, che si piazza come dinamica imprevedibile a -4 dagli emiliani. La Fiorentina insegue con 48 punti e immediatamente alle spalle c’è il Milan con 47. Insomma, la volata finale promette scintille anche in Italia. Sabbie mobili anche nella zona retrocessione: dal Cagliari (26 punti) all’Empoli (22 lunghezze), nel mezzo anche Lecce e Parma (25 punti), una sola dovrà salutare la massima serie.

Ligue 1, fuga Psg e polemiche De Zerbi

Incontenibile, detonante, fuori scala. La stagione del Psg ha lasciato solo le briciole alle avversarie, con i parigini che hanno fatto il vuoto e comandano la classifica a +19 sul Marsiglia. I due eventi che prima della sosta hanno scosso l’opinione pubblica, riguardano invece le violente polemiche nei confronti del sistema arbitrale. A seguito del 3-0 subìto con l’Auxerre, De Zerbi era su tutte le furie: “Dopo il Marsiglia non allenerò più in Francia. Se i francesi sono soddisfatti di questo arbitraggio, tanto meglio per loro. Ma oggi è stato scandaloso”. Ne fanno da eco le bordate del presidente dell’OM. Pablo Longoria: La Ligue 1 è un campionato di m***a, se ci chiama la Superlega andiamo subito“. Parole che hanno provocato una squalifica di 15 giornate per il proprietario del Marsiglia. A proposito di squalifiche altisonanti, va ricordata quella di 9 mesi Paulo Fonseca, per il violentissimo faccia a faccia con l’arbitro Millot durante Lione-Brest.

Liga, il Barcellona in campo già oggi

A seguito della decisione di rifiutare il ricorso presentato dalle due squadre, Barcellona-Osasuna andrà regolarmente in scena questa sera alle 21:00. Scelta controversa, vista la stretta vicinanza con il rientro di alcuni giocatori dagli impegni con le Nazionali. Il match rimane comunque cruciale per la vetta della classifica: i blaugrana sono in testa, al momento a pari punti con il Real Madrid ma con la chance di allungare a +3. Più distante l’Atletico, potenzialmente a -7 dalla squadra di Flick. Insomma, infuria la bufera per questo verdetto, ma il campo dovrà restituire l’ultima e inappellabile sentenza.

Bundesliga, sciagura Bayern: quanti infortuni

Dal giorno alla notte, tutto in una sola settimana. L’escalation e il concatenarsi di scenari alquanto sfortunati, potrebbe dare una sterzata negativa alla stagione del Bayern. Come birilli, cadono giù dei pezzi pregiatissimi in difesa: Davies e Upamecano vanno K.O. e saranno indisponibili per i quarti di Champions League contro l’InterNeuer invece proverà il recupero in extremis, nonostante il riacutizzarsi del problema fisico. Il tutto con la corsa per il “Meisterschale” ancora lontana dalla parola fine: il Bayer Leverkusen infatti è a sole 6 lunghezze, distanza ancora di sicurezza, ma non definitiva.

Luca Ottaviano

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