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Milik, il quadro della confusione Giuntoli: quelle frasi invecchiate male…

Il polacco ha rimediato un infortunio muscolare, che dovrebbe definitivamente tenere lontano dal campo l’attaccante fino al termine della stagione. Un altro errore societario che si riflette nelle dichiarazioni del dirigente bianconero

Juve, Milik
Juventus' Arkadiusz Milik injured during the Italian Cup final soccer match between Atalanta and Juventus at Rome's Olympic Stadium, Italy, Wednesday, May 15, 2024. (Tano Pecoraro/LaPresse)

Un professore universitario giapponese ha lanciato l’idea di rendere il nascondino uno sport Olimpico. Ecco, Milik sarebbe sicuramente una candidato per l’oro. Dov’è finito? Se lo stanno chiedendo in tanti da molti. L’attaccante non è mai sceso in campo dopo l’infortunio al ginocchio subito lo scorso giugno con la Polonia in un’amichevole. Gli è costato l’Europeo e poi anche il resto della stagione, in seguito all’intervento di sutura artroscopica del menisco mediale. Quasi un corpo estraneo all’interno del gruppo. I social si sono riempiti di meme e ironie del tipo “Ha recuperato prima Papa Francesco”, ma la gestione dell’ex punta del Napoli è il quadro perfetto della confusione societaria di inizio anno.

Milik, nuovo infortunio e stagione finita

A rallentare il percorso di recupero di Milik sono stati anche altri infortuni muscolari. Non sono strettamente legati al ginocchio, ma hanno impedito al giocatore di continuare con serenità la sua “riabilitazione”. Ora a due mesi dalla fine del campionato non ci sono speranze di rivederlo in campo e potrebbe completare la stagione senza neanche una presenza. Probabilmente a giugno si siederà al tavolo con la società per discutere un’eventuale separazione, visto che il suo contratto scade nel 2026. Un calvario che sembra non finire e che stona rispetto alle dichiarazioni pronunciate da Giuntoli in autunno e inverno.

Giuntoli Kolo Muani-Juve

Giuntoli, Juventus LaPresse

Giuntoli, la confusione sul caso Milik

Ormai possiamo definirlo quasi un caso. L’assenza di Milik ha complicato i piani della Juve nel corso dell’anno, con Thiago Motta che si è ritrovato più volte a giocare senza punta, adattandoci Weah, Nico Gonzalez, Yildiz e tanti altri. L’ex tecnico della Vecchia Signora ha dovuto combattere anche con questa grande falla, che si è ingigantita dopo gli infortuni di Vlahovic. E allora il mirino dei tifosi è ritornato sulle scelte di Giuntoli della scorsa estate.

Il dirigente bianconero ha creato una squadra con tante lacune, a partire dal ruolo del numero nove. Dopo la cessione di Kean il direttore non è corso ai ripari e si è fidato del recupero del polacco. “Contiamo sul rientro di Milik” ha detto più volte in tv. Scelta sbagliata, anche questa. E l’arrivo di Kolo Muani a gennaio è stata anche una conferma dei calcoli errati della dirigenza. Siamo arrivati quasi ad aprile e per trovare l’ultima presenza di Arek bisogna tornare a maggio 2024, prima che diventasse un desaparecidos.

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