Dopo le deludenti sconfitte contro Fiorentina e Atalanta, la Juve ha deciso di cambiare rotta: via Thiago Motta, dentro Igor Tudor. Un cambio improvviso ma inevitabile per cercare una scossa in una stagione finora sottotono.
L’ex difensore juventino Mark Iuliano (1996-2005), intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, ha ripercorso i momenti condivisi in bianconero insieme all’attuale tecnico croato, un uomo di grande passione e leadership, pronto a riportare entusiasmo e identità in un ambiente che ne ha urgentemente bisogno. Parole che rivelano l’affetto e la stima di chi ha condiviso con Tudor lo spogliatoio, le sfide più dure e il privilegio di indossare la maglia della Vecchia Signora.

Igor Tudor, allenatore della Juventus – Lapresse
Tudor-Juve e gli errori di Motta
Cosa ne pensa della nomina di Tudor sulla panchina della Juventus?
“Sono molto contento che Igor sia arrivato alla Juventus, una squadra che merita un allenatore come lui. Sicuramente porterà una scossa positiva, visto che è anche un grande tifoso della Juve. Ha giocato per tanti anni con la Juve, è un ragazzo straordinario e un allenatore preparatissimo”.
Cosa non ha funzionato con Thiago Motta?
“Sicuramente i risultati e le prestazioni sono state deludenti, e perdere obiettivi importanti per una squadra come la Juventus ha contribuito a far precipitare la situazione”.

Thiago Motta (LaPresse)
In che modo Tudor può dare questa scossa all’ambiente?
“Siamo tutti in attesa. Ma conoscendolo molto bene, so come lavora: è molto preparato. Si concentra sull’aggressività, sulla ripartenza e sulla verticalizzazione rapida. Un approccio diverso rispetto al gioco basato sul possesso palla e sull’aggiramento dell’ostacolo. È un allenatore che piace molto ai giocatori, anche perché dà loro le giuste indicazioni per arrivare rapidamente alla conclusione”.
“Gli attaccanti sono molto contenti, perché non devono più aspettare tanti passaggi prima di ricevere la palla. È anche molto empatico con i giocatori e li coinvolge nel progetto. Ha esperienza internazionale e questa per lui è un’opportunità importantissima. Ha tutte le premesse per fare bene, e penso che la Juventus sarà molto contenta della sua presenza“.
Iuliano e gli aneddoti con Tudor alla Juve
Voi avete vissuto lo spogliatoio della Juventus per tanti anni. C’è qualche aneddoto che la lega particolarmente ad Igor?
“Siamo stati sempre insieme. Dal giorno in cui è arrivato quel ragazzino, questo gigante, abbiamo passato ogni giorno insieme. La Juventus è sempre stata una squadra di compagni, ma anche di amici. Non c’è un aneddoto particolare che posso raccontare, ma è sempre un piacere parlare di lui. È stato un top player, senza infortuni sarebbe stato ancora più forte”.
“Se non avesse avuto questi problemi, avrebbe vinto molto di più e giocato molto di più. È stato un giocatore straordinario, polivalente, con una tecnica pazzesca. L’ho visto giocare da difensore, ma il suo posto era in mezzo al campo, dove ha fatto delle prestazioni eccezionali. Ha avuto la sfortuna di incontrare tanti infortuni, ma come allenatore sta cercando di recuperare tutto ciò che ha perso da giocatore. È sempre stato un uomo di grande carattere“.
Vlahovic e l’obiettivo Champions
Quale giocatore, sotto la guida di Tudor, potrebbe vivere un’ultima parte di stagione positiva e riscattarsi?
“Penso che quasi tutti i giocatori non abbiano dato ciò che dovevano. Le colpe se le prende sempre l’allenatore che probabilmente non li ha messi nelle condizioni di rendere al meglio ed esprimersi. A quel livello, comunque, un giocatore deve capire cosa significa indossare quella maglia. Devono ricordarsi che la società viene prima di tutto, anche dei giocatori e degli allenatori”.
“La Juventus è una squadra che merita il massimo rispetto, e credo che con Igor ci sarà un miglioramento generale. Vedo bene i giocatori che hanno giocato meno, come Vlahovic. Lui potrebbe davvero riscattarsi, è un esempio. Igor punterà molto su di lui, anche perché non vedendolo in campo o comunque vedendolo sempre nervoso, ci sono dei dettagli da sistemare, ma lavorando sulla sua testa e sulla parte fisica, Vlahovic potrebbe tornare a essere determinante“.
Secondo lei, questa squadra, se allenata in un altro modo, avrebbe potuto lottare per il quarto posto o manca ancora qualche pedina?
“Stiamo parlando della Juventus, una squadra che deve lottare per tutti gli obiettivi, non solo per uno. La squadra è completa. A livello di risultati, la situazione non è stata positiva. Alcuni giocatori non hanno reso come ci si aspettava, altri hanno fatto bene. Tuttavia, non si può dire che la Juventus non sia al livello delle altre squadre“.
“All’inizio del campionato si parlava di una Juve molto competitiva. La Juventus deve vincere le competizioni a cui partecipa, è nella sua storia. È vero che la Juve è stata in difficoltà a un certo punto, ma rientrare in corsa era obbligatorio. Purtroppo, quando c’era bisogno di un cambio di marcia, la squadra non ha risposto. È una cosa difficile da spiegare“.
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