Il big-match della trentesima giornata di Serie A è in programma domenica sera (calcio d’inizio ore 20:45) allo Stadio Diego Armando Maradona. Il Napoli di Antonio Conte ospita il Milan e dopo lo 0-0 di Venezia, non può concedersi ulteriori passi falsi se vorrà mantener vive le speranze scudetto. I mesi di febbraio e marzo sono stati deleteri in termini di punti per la compagine partenopea: 8 punti su 21 nelle ultime sette sono troppo pochi per chi ambisce al tricolore.
Non se la passano meglio i rossoneri che pur reduci da due affermazioni consecutive contro Como e Lecce, entrambe in rimonta, restano ancorati alla nona posizione, a -5 dal 4° posto occupato momentaneamente dalla Juventus. Tuttavia c’è un dato che può far sorridere Sergio Conceiçao: il Milan non perde ai piedi del Vesuvio dal 2018.
Milan, ultimo ko a Napoli nel 2018
Il match contro il Milan è cruciale per il Napoli, ma non solo per la classifica. Oltre ai 3 punti fondamentali per restare agganciati all’Inter, c’è da sfatare un tabù pesante: il Napoli non batte il Milan in casa dal 2018, quando ancora si chiamava San Paolo e in panchina c’era Ancelotti. Da quel 3-2 in rimonta con doppietta di Zielinski e gol di Mertens, al Maradona è calato il gelo: 6 sfide senza vittorie per i partenopei, con 3 pareggi e 3 sconfitte, spesso dolorose.

Olivier Giroud, ex Milan – Lapresse
Gli ultimi 6 Napoli-Milan
- 2-2 nel 2020, Di Lorenzo e Mertens rimontarono il vantaggio rossonero di Hernandez, prima del pari di Kessie su rigore.
- 1-3 nel 2021, firmato Ibrahimovic (doppietta) e Hauge
- 0-1 nel 2022, decisiva una zampata di Giroud nel match che lanciò la squadra di Pioli verso lo scudetto
- 0-4 nel 2023, disfatta clamorosa che non impedì al Napoli di laurearsi Campione d’Italia
- 1-1 in Champions, ancora Giroud decisivo, il pari di Osimhen a tempo scaduto non basta. In semifinale ci vanno i rossoneri in virtù dell’1-0 dell’andata
- 2-2 nell’ottobre scorso, da 0-2 a 2-2, Politano e Raspadori vanificano la doppietta di Giroud
Quando Lukaku vede il Diavolo…
Se i precedenti contro il Milan non sorridono al Napoli, almeno gli ultimi sei, c’è un dato invece che fa ben sperare Antonio Conte in vista del posticipo domenicale e che riguarda Romelu Lukaku. Il belga è tornato carico dalla sosta Nazionale, a segno tre volte nel doppio confronto con l’Ucraina, e desideroso di confermarsi anche in campionato, per contribuire a mantener vivo il sogno scudetto. Sotto la guida del tecnico leccese Big Rom ha sempre lasciato il segno contro il Milan, sia da giocatore dell’Inter, sia da giocatore del Napoli: all’andata nel 2-0 a San Siro, siglò il gol del vantaggio; in maglia nerazzurra, invece, ha infilzato cinque volte il Diavolo.

Romelu Lukaku, Napoli – Lapresse
Milan, a Napoli il primo scudetto dell’era Berlusconi
Napoli rievoca dolci ricordi al Milan non solo per il trend positivo che dura dal 2018, ma anche per una serie di eventi che rimandano alla mente dei tifosi rossoneri i bei tempi che furono. All’ombra del Vesuvio, infatti, nella stagione 1987-1988, la squadra allenata da Arrigo Sacchi sbancò il San Paolo e si auto-spianò la strada che avrebbe portato al primo Scudetto dell’era Berlusconi. Sono passati quasi quarant’anni (37), ma l’eco di quella serata risuona ancora forte.
Il Napoli, allora guidato da Ottavio Bianchi, aveva un punto di vantaggio e sembrava lanciato verso il titolo. Ma il Milan, fresco di vittorie contro Roma e Inter, arrivò a Fuorigrotta deciso a cambiare il corso della storia. Il primo tempo si chiuse sull’1-1, con Maradona che rispose al vantaggio iniziale di Virdis. Ma nella ripresa, fu proprio Virdis a colpire ancora. Poi salì in cattedra Marco Van Basten, non al meglio fisicamente, entrato nella ripresa al posto di Donadoni: il suo gol sigillò il 3-1. Inutile, per gli azzurri, il guizzo di Careca per il 2-3 finale.
Il Milan si prese tutto: i tre punti, la vetta della classifica, e il destino di un tricolore che mancava da nove anni. Quella vittoria non fu solo decisiva, fu simbolica: fu il primo grande atto del Milan che avrebbe dominato l’Europa. Da allora, ogni Napoli-Milan ha un sapore speciale.
Conte, il sogno sfumato dei tifosi rossoneri
Per certi versi Napoli-Milan sarà anche la partita dei rimpianti. Nell’estate del 2024, la dirigenza rossonera era chiamata a scegliere il nome dell’allenatore che avrebbe dovuto dare inizio ad un nuovo ciclo, dopo la fine dell’esperienza di Stefano Pioli. I tifosi spingevano con forza per un profilo carismatico e vincente come Antonio Conte, ritenuto il leader ideale per rilanciare la squadra sul palcoscenico nazionale e internazionale.
Tuttavia, le speranze dei sostenitori sono rimaste tali. Conte ha scelto di accettare la proposta del Napoli, lasciando il Milan a corto di alternative. La dirigenza ha così virato su altri nomi, tra cui Julen Lopetegui, ma il tecnico spagnolo ha infine firmato con il West Ham. Alla fine, la panchina è stata affidata a Paulo Fonseca, ex Roma, il cui arrivo ha suscitato più perplessità che entusiasmo. I risultati in campo hanno presto confermato i dubbi della tifoseria: prestazioni discontinue e un gioco poco convincente hanno portato al suo esonero dopo il pareggio interno con la Roma.

Fonseca e Sergio Conceicao, ex e attuale allenatore del Milan – Lapresse
A sostituirlo è stato Sérgio Conceição, tecnico portoghese con una forte personalità e un passato vincente al Porto. Il suo debutto è stato promettente: vittoria sulla Juventus in semifinale e trionfo contro l’Inter in finale per conquistare la Supercoppa Italiana, con tanto di celebrazione iconica che ha acceso l’entusiasmo dei tifosi. Nonostante il trofeo, in campionato la situazione è rimasta complicata. Il Milan ha faticato a trovare continuità e infatti la situazione di classifica attuale non mente: servirà un’impresa e forse anche qualcosa in più, per qualificarsi alla prossima Champions League.
Nel frattempo, Antonio Conte ha trasformato il Napoli in una delle principali candidate allo scudetto, contendendo il primo posto all’Inter e facendo rimpiangere ancora di più la scelta mancata da parte del Milan. I partenopei hanno migliorato sensibilmente il rendimento rispetto alla stagione precedente, dimostrando quanto possa pesare la mano di un allenatore esperto e determinato come il tecnico leccese.

Antonio Conte e Romelu Lukaku, Napoli – Lapresse
I doppi ex: l’ultimo è stato Higuain
Higuain è stato l’ultimo della lista, ma sono diversi i giocatori che nel corso della loro carriera hanno indossato sia la maglia del Milan, sia quella del Napoli. Tra i più celebri
- Giovanni Galli: portiere simbolo del Milan di Sacchi, fu rivale del Napoli di Maradona… e poi compagno. In rossonero dal 1986 al 1990: 147 gare, 89 gol subiti, 4 trofei internazionali e nazionali.
Dal 1990 al 1993 difese la porta del Napoli, vincendo una Supercoppa Italiana. - Josè Altafini: icona del calcio italiano, ha vestito per 7 stagioni sia la maglia del Milan che quella del Napoli. Con i rossoneri: 161 gol, 2 Scudetti, 1 Coppa dei Campioni. Con gli azzurri: 97 reti e una Coppa delle Alpi.
- Marek Jankulovski: arrivato in Italia dal Napoli nel 2000 grazie a Zeman, fu penalizzato dalla retrocessione. Dopo un’ottima crescita tra Serie B e Udinese, approda al Milan, dove resta 7 stagioni e mette in bacheca 1 Scudetto, 1 Champions League, 1 Supercoppa Europea e 1 Coppa del Mondo per club

Carlo Ancelotti, doppio ex di Napoli-Milan, attuale allenatore del Real Madrid (Lapresse)
- Carlo Ancelotti: bandiera del Milan, prima da giocatore e poi da allenatore, Carlo Ancelotti ha legato il suo nome anche al Napoli, anche se con minori successi. Da calciatore rossonero (1987–1992): 2 Scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 Supercoppe UEFA, 2 Coppe Intercontinentali. Da allenatore del Milan (2001–2009): 1 Scudetto, 2 Champions League, 1 Coppa Italia, 2 Supercoppe Europee, 1 Mondiale per club.
Nel 2018 approda al Napoli, dove resta fino al 2019. Nonostante buone prestazioni in Champions League, il feeling con l’ambiente resta incompleto. Viene esonerato a dicembre. - Gonzalo Higuain: il nome di Higuaín a Napoli evoca un mix di emozioni: amore profondo e tradimento. Con la maglia azzurra, l’argentino ha vissuto una stagione storica nel 2015/16, siglando 36 gol in 35 partite (91 reti in 146 match con il Napoli). Ma nel 2016, il clamoroso passaggio alla Juventus ha spezzato molti cuori. Breve anche la parentesi al Milan (2018-2019), 8 gol in 22 partite prima di volare al Chelsea.
- Paolo Di Canio: Talento controverso, è stato doppio ex senza lasciare il segno. A Napoli nel 1993/94: 5 gol, tra cui uno proprio contro il Milan. A Milano nella stagione successiva, vince lo Scudetto 1995/96, ma litiga con Capello e lascia il club.
Continua a leggere le notizie di OA Calcio e segui la nostra pagina Facebook
