I quarti di finale di Fa Cup disegnano un’asse molto interessante, che unisce le traiettorie di stagione di due squadre rivelazione di quest’anno in Premier League. Da una parte il Brighton del giovanissimo Hurzeler, dall’altra il Nottingham Forest di Nuno Espirito Santo. Fantasia al potere, per due realtà che si contendono anche posti importanti in Europa.

Nottingham Forest fans (© Lapresse)
Brighton-Nottingham, un inedito scontro tra due nuove realtà importanti
Ormai da mesi seduto sul tavolo dell’elite del calcio inglese, il Nottingham gioca per rientrare nelle semifinali di Fa Cup, cosa che non accade dalla stagione 1991/92 (finale persa contro il Tottenham). Il Brighton invece gioca per entrare nella sua seconda finale di coppa nella propria storia. Ci è andato soltanto vicino nel 22/23, perdendo ai rigori contro il Manchester United. Il tutto, nella cornice di uno scontro inedito per la competizione, ma che nel bilancio generale vede in vantaggio il Forest, con 16 vittorie, 11 pareggi e 12 sconfitte.
Un duello di ideali lontani ma vicini
Dominio nel possesso, ricerca della pressione alta e dinamismo: queste sono le chiavi della crescita esponenziale del Brighton in versione 2025. L’allenatore più giovane della Premier, Fabian Hurzeler (32 anni) guida un gruppo che può contare su quattro veterani più “anziani” del proprio tecnico (Steele, Dunk, Milner e Welbeck), ma anche su un mix micidiale di freschezza e talento. Mitoma è alla sua stagione più impattante, magari non dal punto di vista realizzativo (7 gol), bensì nella presenza continuativa all’interno del match, con giocate che agitano le acque. Una delle chiavi però è nella produzione offensiva redistribuita in tutti gli interpreti: alla rete arrivano in tanti, come Joao Pedro (8 centri), Welbeck (7 timbri) o Minteh e Rutter (entrambi a 5).

Brighton-Arsenal (Lapresse)
Nottingham, la rivincita di Nuno
Espirito Santo è il nuovo “sceriffo di Nottingham”. In carriera, specialmente nella parentesi a Wolverhampton, aveva già dimostrato di aver trovato in Premier il suo habitat naturale. Eppure, la finestra a Jeddah con l’Al Ittihad e le continue frizioni con Benzema avevano minato la credibilità del tecnico portoghese. Con il Forest, la sua personale rivincita: al “City Ground” sono praticamente insuperabili, con sole 2 sconfitte in 17 uscite stagionali.

Nuno Espirito Santo (© Lapresse)
In trasferta fanno leggera fatica con le grandi, ma sono famelici con le squadre più abbordabili: 21 punti su 21 disponibili con club al momento nella parte destra di classifica. Un ruolino di marcia dovuto alla forza nell’attaccare la profondità, con gli esterni (Elanga, Hudson-Odoi e Gibbs-White) che producono 30 reti sommando gol e assist. Infine, incide una punta come Wood, al suo massimo storico con 18 centri in campionato. E il terzo posto in campionato, a +5 dalla prima inseguitrice, è la diretta conseguenza di un grande lavoro.
Luca Ottaviano
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